Aeroporto di Catania, partiti i lavori da 3 milioni: demolito il ‘Morandi’ per il nuovo Terminal B. Scalo resta operativo

Aeroporto di Catania, partiti i lavori da 3 milioni: demolito il ‘Morandi’ per il nuovo Terminal B. Scalo resta operativo

Sono stati avviati all’Aeroporto di Catania i lavori di demolizione del Terminal Morandi, intervento propedeutico alla realizzazione del nuovo Terminal B, una delle opere strategiche previste dal Piano di sviluppo aeroportuale. L’investimento complessivo stanziato per l’operazione supera i 3 milioni di euro.

Le attività di cantiere seguiranno un cronoprogramma rigoroso, con l’obiettivo di completare la demolizione entro la primavera del 2026. L’intervento è stato progettato per essere eseguito con lo scalo pienamente operativo.

La priorità assoluta – spiega in una nota SAC, società di gestione dell’aeroporto – sarà garantire la massima efficienza dei servizi aeroportuali, riducendo al minimo qualsiasi impatto sull’esperienza dei passeggeri. Le operazioni di volo e di transito proseguiranno regolarmente, assicurando che la crescita infrastrutturale non interferisca con il comfort di chi viaggia.

Dal punto di vista tecnico è stata adottata la soluzione della demolizione selettiva, che consente di smantellare la struttura in modo mirato e sostenibile, separando i materiali direttamente in loco per favorirne il riciclo.

Il nuovo Terminal B, insieme agli altri interventi previsti dal Piano di sviluppo, è progettato – sottolinea SAC – per migliorare in maniera significativa la qualità dei servizi, l’accoglienza dei passeggeri e la capacità operativa dello scalo, in linea con le previsioni di crescita del traffico aereo nei prossimi anni.

Sull’avvio dei lavori è intervenuto anche il presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma:
«Questo risultato è il frutto del percorso di liberalizzazione e privatizzazione avviato da Enac oltre venticinque anni fa, nel quale l’Ente ha svolto un ruolo di sintesi tra pubblico e privato, favorendo una crescita rapida e sostenibile del comparto».

«Uno sviluppo – ha aggiunto – che ha generato significative ricadute economiche per le società di gestione, chiamate a operare nel rispetto delle linee guida dell’Autorità. Si tratta di un percorso ormai maturo, inserito in un mercato in forte espansione e orientato a una mobilità aerea sempre più attenta alle esigenze dei passeggeri. In questo quadro, anche qualità, accessibilità e fruibilità degli aeroporti assumono un ruolo centrale: luoghi cool, capaci di intercettare e valorizzare la crescente domanda globale di mobilità, con benefici estesi all’intero bacino territoriale di riferimento».

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