Misterbianco, a cantiere avanzato la nuova Casa di Comunità: “Il nuovo presidio entro i prossimi mesi”

Misterbianco, a cantiere avanzato la nuova Casa di Comunità: “Il nuovo presidio entro i prossimi mesi”

MISTERBIANCO – Il sindaco Marco Corsaro e il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, hanno effettuato un sopralluogo congiunto nel cantiere della futura Casa di Comunità, allestito nell’ex Poliambulatorio di via Galilei. Dalle verifiche è emerso che i lavori di ristrutturazione, del valore di oltre tre milioni di euro, procedono regolarmente e in linea con il cronoprogramma previsto.

«Con questa Casa di Comunità – ha dichiarato il sindaco Corsaro – riporteremo medici e servizi sanitari territoriali a Misterbianco, recuperando dopo anni di inutilizzo una struttura già dedicata alla salute. Era un impegno preciso di questa Amministrazione e oggi vediamo concretizzarsi un risultato fondamentale per la città, a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Ringrazio l’Asp di Catania e il direttore Laganga Senzio per l’attenzione costante verso la nostra comunità: entro i prossimi mesi avremo un nuovo presidio sanitario di base al servizio delle persone».

Al sopralluogo hanno partecipato anche l’esperto del sindaco in materie sanitarie Ninni Corsaro, il dirigente tecnico dell’Asp Francesco Alparone e i tecnici dell’impresa esecutrice.

La struttura, finanziata con fondi del PNRR (Missione 6 – Salute), sorgerà nel locale che ospitava il poliambulatorio chiuso nel 2016 e diventerà uno dei cardini della nuova rete di assistenza territoriale. Al suo interno opereranno in modo integrato medici di medicina generale, pediatri, specialisti ambulatoriali, guardia medica, consultorio familiare, postazione 118, servizi vaccinali, igiene pubblica, medicina legale, infermieri e altre figure professionali, supportate da dotazioni diagnostiche di base.

Per accelerare la piena operatività, il sindaco Corsaro e il direttore Laganga Senzio hanno concordato di convocare a breve un incontro operativo con i medici di zona, il volontariato e gli enti del Terzo Settore.

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