Adrano, i consiglieri ragionano sullo ‘shock politico’: dimettersi in massa per cacciare il sindaco

Consiglio di guerra ieri sera ad Adrano tra i rappresentanti dell’opposizione all’amministrazione D’Agate. Mentre è scattato il conto alla rovescia per l’approvazione del Bilancio preventivo (dovrà essere approvato entro il 2 ottobre, pena la decadenza degli stessi consiglieri), i rappresentanti dell’assemblea cittadina valutano una serie di azioni clamorose contro il sindaco, accusato di immobilismo. Si ragiona sull’ipotesi di dimissioni di massa di tutti i consiglieri depositate davanti a un notaio. Ciò provocherebbe la decadenza di sindaco e giunta. Adrano 2.0, con una intervista all’ex candidato sindaco Pino Lo Re e in Consiglio comunale con Luigi Cancelliere, ha lanciato la proposta clamorosa. L’idea è quella di provocare uno shock politico e di resettare la situazione, chiamando gli adraniti di nuovo alle urne.
Questa sera consiglieri e rappresentanti delle forze politiche torneranno di nuovo a riunirsi per vedere il da farsi.
Ieri, tra tanti distinguo e qualche velata critica sulla fuga in avanti di Adrano 2.0, la maggior parte dei rappresentanti consiliari si è detta d’accordo sul gesto di rottura contro la ‘sfinge’ D’Agate. La clessidra, però, gioca contro di loro: entro il 2 ottobre – come si diceva – si dovrà votare il bilancio e ogni decisione dovrà essere presa e maturata in tempo utile.
Soprattutto si dovranno spiegare ai cittadini le ragioni di un fallimento dopo appena un anno dalle elezioni.

All’idea di porre fine in maniera così traumatica alla legislatura, i consiglieri comunali non fanno certo salti di gioia. L’impasse politica venutasi a creare impone, ritengono alcuni, una decisione forte in direzione di una totale ripartenza.

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