Paternò, lo scivolone di Naso sul Castello: “Costruito da Federico II”. Ma il dongione è opera del Gran Conte Ruggero (VIDEO)

Paternò, lo scivolone di Naso sul Castello: “Costruito da Federico II”. Ma il dongione è opera del Gran Conte Ruggero (VIDEO)

Uno scivolone culturale quello in cui stamani è incorso il sindaco di Paternò Nino Naso.

Intervistato dai responsabili di un canale YouTube il primo cittadino paternese è caduto su diversi temi.

Forse l’emozione, forse la scarsa preparazione ma non passano inosservate le inesattezze circa la storia e la cultura cittadina.

Partiamo con lo sfondone più pesante, quello sulla costruzione del Castello Normanno, simbolo per eccellenza della città normanna. Il sindaco attribuisce la costruzione a Federico II di Svevia, parole che hanno provocato il gelo agli storici e studiosi cittadini.

Il vero “costruttore” del castello normanno, a differenza di quanto dichiara alle telecamere il primo cittadino, fu il conte Ruggero che nel 1072 edificò il dongione normanno, ben prima quindi della venuta al mondo dello “stupor mundi” nato il 26 dicembre del 1194.

Ma andiamo avanti:

il sindaco da buon padrone di casa sfoggia meraviglie circa la collina storica e i monumenti. E ha ragione, perché le meraviglie ci sono, peccato che però l’offerta turistica non sia proprio adeguata agli standard dei paesi ad attrazione turistica. La sera tutta l’intera collina, infatti, rimane al buio, l’illuminazione non è adeguata e in alcuni tratti assolutamente assente, tutto ciò permette la manifestazione di diversi episodi di inciviltà con gente che mangia al fresco della sera, magari davanti al sagrato della Matrice e nei pressi del castello lasciando nell’ombra i propri rifiuti. Diversi negli anni gli episodi di incendio tra le sterpaglie della collina non sempre curate e lasciate molto spesso senza la adeguata manutenzione. Anche gli scavi archeologici davanti alla chiesa di Cristo al Monte sono stati per anni lasciati al loro destino. Solo la forza di alcune associazioni cittadine, con la pulizia da parte dei volontari hanno ridato una dignità ad un luogo storico.

Proseguendo nel video il primo cittadino parla di città che vive di cultura e turismo, e soprattutto di economia basata sulla produzione degli agrumi. La famosa arancia rossa di Paternò. A queste dichiarazioni, però, forse fanno eco diverse crisi economiche, un altissimo tasso di disoccupazione giovanile, una crisi idrica nelle campagne, incendi boschivi che hanno distrutto nelle scorse settimane diversi appezzamenti di terreno e dulcis in fundo un elenco di buoni spesa dati alle famiglie bisognose della città di Paternò che forse raccontano una favola ben diversa da quella raccontata dal sindaco della paternesità.

Il sindaco Naso prosegue nel suo racconto attribuendo alle Salinelle l’appellativo di fenomeno “turistico-scientifico”, forse sarebbe stato più opportuno chiamarlo con il giusto nome “geosito”, considerato che vi è un riconoscimento già dal 2016 da parte della Regione Siciliana essendo le “Salinelle di Paternò” inserite nel “Sistema delle Salinelle del Monte Etna”. Le cose forse meglio chiamarle con il loro nome.

Anche sul cinema il sindaco risulta bocciato, parla magnificamente del film che gli attori Ficarra e Picone hanno girato a Paternò peccato però che il film è un altro. Nel video cita il film “Il 7 e l’8”, peccato che il film che gli artisti siciliani hanno girato a Paternò è “La Matassa”.

Bocciato in Arte. Riferendosi al meraviglioso quadro dell’artista Sofonisba Anguissola, il sindaco dichiara che il quadro è stato “rivisitato e rielaborato”. L’opera preziosissima è stata “restaurata” e oggi è il fiore all’occhiello di una mostra a Milano.

Un video elettoral-popolare, una opportunità di mostrare in modo inequivocabile come l’inadeguatezza e l’approssimazione sono terreni pericolosi per chi vorrebbe dire tanto ma rimane nel vuoto più totale. Si fosse trattato di una intervista improvvisa, nella concitazione del momento avremmo forse perdonato di più il sindaco paternese, ma su una intervista che doveva essere la vetrina della città forse il primo cittadino ha mostrato realmente la sua genuina ma inadeguata preparazione culturale.

VIDEO:

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