“All’Ars sono rimaste arenate diverse proposte di legge che introducevano l’ecotassa sulla raccolta differenziata. Sarebbe opportuno premiare i Comuni che fanno la differenziata e stabilire penalità per quelli che invece non la sanno gestire. Solo così si potrà iniziare a vedere la luce sulla chiusura del ciclo dei rifiuti: partire dalla differenziata per arrivare agli impianti di produzione di biogas”. Così Salvatore Cocina, dirigente del dipartimento Energia per l’Ufficio speciale della raccolta differenziata, a margine di una conferenza stampa in assessorato. La Regione sembrerebbe preferire dunque la strada della differenziata e degli impianti di produzione di biogas piuttosto che i termovalorizzatori. “I termovalorizzatori non sono la soluzione idonea in Sicilia – ha aggiunto – Bisogna leggere la direttiva europea: la carta, la plastica, l’acciaio, l’alluminio, il vetro sono riciclabili, il problema è l’organico che deve essere necessariamente differenziato per ricavare biogas. Questi impianti, molto usati in Svizzera, trattano il 40% dell’organico per ricavare gas pulito che si immette nel ciclo produttivo alimentando le macchine senza usare gli idrocarburi. Il progetto c’è – ha detto Cocina – il problema è implementarlo nella realtà siciliana dov’è ci sono ancora molte resistenze e interessi d’ufficio da schiodare”.