Ars, legislatura al via. Presiede il belpassese Papale. Elezione in bilico per Miccichè

Ars
Dopo un mese e 10 giorni dalle elezioni, stamattina l’Assemblea regionale siciliana si riunisce per la prima seduta della XVII legislatura. La campanella del parlamento più antico d’Europa suonerà per accogliere, per la prima volta dopo il taglio al numero dei parlamentari, 70 deputati anziché 90. Trentasei deputati di maggioranza: 14 di Forza Italia, sei Udc, sei Popolari e Autonomisti, sei Diventerà Bellissima, uno Lega e due Fdi, più il presidente della Regione Nello Musumeci. Ma il partito con più parlamentari sarà quello del Movimento Cinque Stelle che potrà contare su 20 eletti. All’Ars siederanno anche undici parlamentari del Pd, due del Pdr e Claudio Fava, unico deputato eletto nella lista Cento Passi. A guidare il gruppo dei Pentastellati all’Ars dovrebbe essere Valentina Zafarana mentre nel Pd la scelta potrebbe ricadere su uno fra Giuseppe LupoBaldo Gucciardi e Luca Sammartino. Gli azzurri hanno scelto Giuseppe Milazzo; l’Udc ha eletto suo capogruppo Margherita La Rocca Ruvolo e Diventerà Bellissima punterà su Alessandro Aricò. A confluire nel gruppo Misto (per formare un gruppo sono necessari 5 deputati) saranno sicuramente Claudio Fava, che torna all’Ars dopo la sua esperienza nel 1991; Tony Rizzotto, primo deputato della Lega a sedere sugli scranni di Sala d’Ercole; Elvira Amata e Gaetano Galvagno, entrambi eletti con Fdi.
Alfio Papale
Nella foto il deputato belpassese Alfio Papale

A presiedere provvisoriamente la prima seduta della XVII legislatura sarà, per regolamento, il deputato più anziano: Alfio Papale, 66 anni. Le funzioni di segretari saranno invece affidate ai due deputati più giovani: Luigi Genovese, 21 anni, e Elena Pagana, 26 anni. Primo atto del parlamento regionale siciliano sarà l’elezione del presidente dell’Assemblea. Una partita che dovrebbe essere già chiusa sul nome del commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, già presidente nella XIV legislatura, con le due vicepresidenze assegnate a Roberto Di Mauro, in quota Mpa, e al grillino Giancarlo Cancelleri. L’accordo però non troverebbe l’appoggio del Pd che, secondo le voci delle ultime ore, starebbe cercando sponda nel M5S per appoggiare il loro candidato alla presidenza e ottenere una delle due poltrone di vicepresidente. La resa dei conti, per accordi e trattative, arriverà comunque domani al momento del voto. Per l’elezione allo scranno più alto di Sala d’Ercole è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti dell’Assemblea (47 voti). Qualora nessun deputato venga eletto, il regolamento prevede che alla seconda votazione sia sufficiente la metà più uno dei voti dei componenti dell’Assemblea (36 voti). In caso di nulla di fatto, l’elezione sarà rimandata a sabato mattina quando basterà ottenere la maggioranza assoluta dei voti. Qualora nessun deputato la ottenga, l’Assemblea procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti e proclamerà presidente colui che avrà conseguito la maggioranza anche relativa.

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