Ad Adrano, nel giorno del solstizio d’inverno, esperti e appassionati si sono dati appuntamento per parlare di archeostranomia in Sicilia: “Studi recenti e indagini in corso. Nuove ipotesi di ricerca su Adrano”. La conferenza, tenutasi nei locali del Circolo Democratico, è stata organizzata dalla sezionale locale di SiciliAntica, presieduta da Giuseppe La Mela. Relatore l’astrofisico Andrea Orlando, presidente dell’Istituto di Archeoastronomia siciliana.
Il giovane astrofisico ha affascinato il pubblico con un’interessante relazione sull’archeoastronomia, scienza multidisciplinare che studia gli orientamenti di antichi edifici in funzione dei fenomeni celesti, molto utile per comprendere le modalità con cui i nostri antenati concepivano il tempo e lo spazio o per ricostruirne la visione cosmogonica.
Dopo una carrellata sugli studi condotti su noti edifici antichi sparsi per l’Europa e per il mondo, da New Grange in Irlanda ai templi egiziani, Orlando si è soffermato sulla attività scientifica condotta dall’Istituto di archeoastronomia siciliana in numerosi siti archeologici e naturalistici siciliani: la Valle dei Templi di Agrigento, il Tempio di Diana sulla Rocca di Cefalù, l’Altipiano dell’Argimusco, i siti rupestri del Val Demone e di Rocca Pizzicata, dove si trova un altare orientato, il sito megalitico di Balza Soprane di Bronte, cromlech (monumento preistorico) eretto con lastroni di basalto il cui ingresso è orientato agli equinozi.
Le “nuove ipotesi di ricerca su Adrano” convergono nell’ipotetica ricostruzione storica di un’Adrano antica permeata di spiritualità e sede dell’importantissimo culto del dio omonimo. Esse traggono alimento dallo studio dei capitelli esposti nel prestigioso museo, in cui appaiono in bassorilievo la spirale e la ruota del sole, chiari simboli solari. Suffragata dallo storico Salvatore Petronio Russo l’ipotesi della presenza di un tempio nell’area nord della zona archeologica del Mendolito, forse in rapporto con la celebrazione dei solstizi e degli equinozi.
Sottoscritto in maniera informale un progetto di collaborazione fra SiciliAntica, sede di Adrano, e l’astrofisico Orlando al fine di avviare un’indagine sistematica nel territorio di Adrano, in cui aveva sede il tempio più importante della Sicilia (come si evince in Plutarco nella Vita di Timoleonte), e di appurare eventuali orientamenti significativi per l’archeoatronomia.