“La morte dell’ispettore Filippo Raciti ha segnato uno spartiacque, una discontinuità con il passato. Sull’onda emotiva di quanto accaduto quel 2 febbraio 2007 fu fatto in un mese quello che non era mai stato fatto: i tornelli, le aree di prefiltraggio, le recinzioni. C’è ancora molto da fare”. Così il neo questore di Catania Alberto Francini, nel suo primo giorno a Catania. Francini è stato impiegato per circa 20 anni nei servizi di ordine pubblico allo Stadio San Paolo di Napoli e dirigente dei servizi, per un totale di oltre 600 partite. Oggi per prima cosa ha reso omaggio alla tomba di Filippo Raciti. “Non solo perché è un caduto della polizia di stato – ha detto – ma perché più che un eroe io lo considero un martire perché ha costituito una discontinuità rispetto al passato. L’ordine pubblico e la sicurezza negli stadi si è completamente trasformata dopo la morte di Raciti, nonostante la normativa fosse cambiata due anni prima nel 2005 con i decreti Maroni”.
Il cambiamento per il neo questore etneo si fonda su tre pilastri fondamentali. Il primo sono le strutture: “Gli stadi devono essere abbattuti e ricostruiti con altri criteri”. Il secondo è costituito dalla sicurezza all’interno degli stadi “con una maggiore responsabilizzazione delle società attraverso il sistema di steward su cui si è già lavorato bene”. Sul terzo, quello della fidelizzazione del tifoso, “è stato ancora fatto poco: sarà realizzato quando all’interno dello stadio entreranno solo i soci delle società, le persone fidate della società e conosciute alla Questura senza comportamenti scorretti o delinquenziali”.
Prima di Catania, Francini ha retto le questure di Lecco e Pisa. Nato a Napoli il 15 giugno 1957 è sposato e padre di tre figli. Funzionario di Polizia dal febbraio 1983, dirigente superiore dal 2013, è laureato in Giurisprudenza con specializzazione in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione, master in diritto e finanza enti locali, avvocato. E’ stato commissario straordinario in vari comuni sciolti per mafia, assistente universitario di diritto costituzionale, docente in diverse scuole di polizia e coordinatore dei docenti al Centro di Formazione per la tutela dell’ordine pubblico di Nettuno. Dirigente di numerosi commissariati di pubblica sicurezza sezionali e distaccati tra cui il Primo distretto della questura di Napoli, il commissariato San Ferdinando.