Symmachia vs Muovi Adrano: è lite sul candidato del territorio

L’attacco viene sferrato sui social subito dopo pranzo, mentre in televisione l’eterna bellezza Stefania Sandrelli parla degli amori della sua vita e il vescovo di Noto mons. Antonio Staglianò, il prelato che nelle omelie canta le canzoni di Marco Mengoni, spiega agli italiani l’essenza della sua “pop theology”. Come a Pearl Harbor, paragone esagerato ma passatecelo, l’oziosa liturgia domenicale viene di colpo squassata da un post del giovane presidente dell’associazione Symmachia di Adrano, Calogero Rapisarda.
“Da qualche mese – si legge nella nota – è nato ad Adrano un movimento politico giovanile che ha l’aspirazione di governare la nostra città all’insegna del cambiamento, del merito e a difesa del territorio”.
Chiaro il riferimento a Muovi Adrano, il movimento ‘politicamente scorretto’ fondato dall’ex on. Mancuso e da Pino Lo Re e sostenuto da tanti giovani.
“I buoni propositi, però, – continua Rapisarda – si sono arrestati quando hanno deciso di appoggiare alle elezioni nazionali chi ha avuto come unico merito quello di distruggere proprio il territorio da loro tanto amato, attuando una politica amministrativa contro ogni canone di efficienza ed economicità.
“Hanno giustificato la loro scelta – osserva il presidente di Symmachia – adducendo un’unica ragione: bisogna far vincere il candidato di Adrano, chiunque esso sia e qualunque cosa abbia fatto. Insomma, è prevalsa la logica di chi sceglie di votare il vicino di casa, il cugino, l’amico piuttosto che votare per competenza e affinità di idee. 
Una logica, sponsorizzata da hashtag come #AdranoaRoma, che peraltro risulta essere contraria persino alla Costituzione che espressamente stabilisce che i parlamentari sono eletti per rappresentare la Nazione, non per perseguire benefici di tipo ‘territoriale’. Anche se, a dire il vero, a me sembra che in questo caso gli unici benefici che si perseguono sono quelli di tipo “personale”. Ma questa è un’altra storia.  Alla faccia del cambiamento”.
Apriti cielo, le bordate a sorpresa scatenano un inferno di commenti. Di lì a poco, proprio nella sede di Muovi Adrano in via Aurelio Spampinato, è previsto un “faccia a faccia” tra i giovani del movimento e il candidato del territorio. L’acceso dibattito che ne scaturisce sui social è, come al solito ad Adrano, all’insegna del “chi sta con chi”.
Una “monomania” che si è fatta virus in tutti questi anni. E a furia di parlare solo del dito che indica la luna, gli adraniti di ogni età dimenticano che ormai la luna non c’è più.

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