Giudice del Lavoro condanna il Comune di Paternò. Sul caso Amodeo “Il suicidio fu decretato dallo stress”

PATERNO’. Era il 30 giugno di sei anni fa. Il dirigente del Comune di Paternò, Domenico Filippo Amodeo, se ne andava a 52 anni: in un istante era finito tutto. Nel garage di casa sua a Belpasso si toglie la vita in modo almeno apparentemente inspiegabile. Oggi a distanza di anni, un giudice del lavoro, al quale la famiglia si era appellata per chiedere giustizia, decreta che il Comune di Paternò dev’essere condannato per avere causato la morte dell’ingegnere capo dell’ente. La notizia è stata divulgata stamane dal quotidiano La Sicilia.

“Il giudice ha dichiarato l’inadempimento del Comune in relazione agli obblighi previsti a tutela della sicurezza e salute, anche con riguardo alle disposizioni poste a protezione da stress da lavoro correlato”. Quello che passò per la testa dell’ingegnere Amedeo non lo saprà mai nessuno. Di certo, a nulla occorre lasciarsi andare ad interpretazioni del caso: quella che accadde fu una tragedia. Oggi, ci limitiamo a riportare un fatto che è epilogo di quella tragedia. Anche a ricordo di un uomo mite e di un professionista serio come l’ingegnere Domenico Amodeo.

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