Siria: attività ridotta, ma attenzione alta su base Sigonella

Un decollo e due atterraggi, uno dei quali di un velivolo militare italiano di rientro da un sorvolo di controllo su migranti sul mare Mediterraneo. Attività sotto la media oggi all’aeroporto Sigonella, che resta però al centro dell’attenzione per il suo ruolo strategico di ‘portaerei’ nel Mediterraneo in uso a velivoli Usa. Nella base, che è sotto il controllo dell’aviazione militare italiana, lo stato di allerta è rimasto invariato. Ma non lo stato di attenzione esterna dopo l’attacco in Siria.

Il governo italiano, col premier Paolo Gentiloni, ha ribadito che “l’Italia non ha partecipato” all’attacco in Siria e che il supporto logistico fornito agli Stati Uniti “non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria”. E’ noto comunque che nei giorni scorsi aerei spia americani sarebbero decollati dalla base siciliana: sono aerei da ricognizione e intercettazione antisommergibile P-8A ‘Poseidon’ della Marina Usa recentemente dislocati a Sigonella, dove sono presenti anche aerei spia pilotati da remoto, i droni Global Hawk.

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