Politica, addio a Giovanni Galloni: il paternese che salì ai vertici della Dc

E’ morto a Roma a poco meno di 91 anni Giovanni Galloni, nativo di Paternò, per due volte vicesegretario della Dc e per due anni, dal 1987 al 1989, ministro della Pubblica Istruzione in quota sinistra dc di cui era autorevole esponente, nei governi Goria e De Mita. Dal 1990 al 1994 Galloni è stato vicepresidente del Csm e fu protagonista di un aspro confronto con l’allora capo dello Stato Francesco Cossiga che, nel 1991 a fine settennato, gli ritirò alcune deleghe avocandole a sé in qualità di presidente formale dell’organo di autogoverno della magistratura. Deleghe la cui restituzione a Galloni fu fra i primi atti di Oscar Luigi Scalfaro, eletto nel maggio 1992 al Quirinale al posto di Cossiga. Proveniente da una famiglia dell’alta borghesia cittadina di Paternò, Galloni era nato nella cittadina siciliana il 16 giugno 1927. Figlio di un intendente di finanza, si trasferì giovanissimo al seguito di questi a Bologna, città dove a soli vent’anni si laureò in giurisprudenza alla locale università, conseguì la libera docenza in Diritto Agrario nel 1959. Ha insegnato nelle Università di Napoli, Firenze e Roma Tor Vergata. È stato professore ordinario di Diritto Agrario presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata. Tra i fondatori della corrente di sinistra della Democrazia Cristiana a Belgirate nel 1953), fu anche vicepresidente del partito e due volte vicesegretario, nel 1965 e nel 1977. Ricoprì l’incarico di ministro della Pubblica Istruzione dal 28 luglio 1987 al 22 luglio 1989 nei governi Goria e De Mita. È stato direttore de Il Popolo dal 1982 al 1986 e autore di due libri: Trent’anni con Aldo Moro e Giuseppe Dossetti profeta del nostro tempo, in cui riferisce dell’ultimo colloquio con il teologo prima della sua morte e ammonisce che, finita l’epoca dei partiti ideologici, si deve tornare alla cultura politica della Carta costituzionale.

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