Pedofilia, intervista a don Di Noto: “Attraverso l’abuso sessuale si manipola la vita altrui”

In questi giorni, si è aperto nuovamente il dibattito mediatico sullo scandalo degli abusi sessuali perpetrati da religiosi a danno di minori e della circolazione di materiale pedopornografico. Torture, abusi, violenze inflitte a bambini piccoli, addirittura alcuni anche appena nati. Don Fortunato Di Noto, parroco di Avola, oltre che fondatore dell’Associazione “Meter”, è noto per la lotta contro la pedofilia e la tutela dell’infanzia in Italia e nel mondo.

“Nel 1989, ho avuto la possibilità di essere stato uno dei primi al mondo ad avere una rete internet e a vedere immagini e video pedopornografici – racconta il parroco – E allora, giovane prete quale ero, mi sono posto una domanda molto forte. Doveva diventare una missione ben precisa quella della lotta contro la pedofilia e gli abusi sui minori e la pedopornografia online. Le procure non disponevano di computer o di un ufficio che si occupasse della pedofilia online quindi ero costretto a mandare le foto via fax.”
Il reato di abuso ai danni di un minore è in vigore dal 1996 come legge italiana, ma solo nel 1998 viene emanata la legge numero 296 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”, comunemente chiamata “legge anti-pedofilia”.

Ma per quale motivo, l’abuso sessuale sui minori è diffuso soprattutto all’interno di comunità religiose?
“L’abuso sessuale manifesta il potere che ha l’uomo nella sua perversione – spiega Don Fortunato – Io sono più potente di te e manipolo la tua vita. L’uomo è l’unico essere animale che può essere perverso. Questa sua perversione si elabora in una dimensione di appropriazione.”
Il parroco ricorda la testimonianza di un giovane papà che, in gioventù, fu abusato da un prete. Quest’ultimo fu sospeso, non esercitando più.
Nel 1989, Don Fortunato Di Noto fonda l’[sg_popup id=”6991″ event=”inherit”][/sg_popup]Associazione “METER Onlus” con lo scopo di tutelare l’infanzia. La fondazione è specializzata nel campo del monitoraggio della rete tramite accordi di protocollo presi, oltre che con la polizia postale, anche con il Ministero degli Interni e con altre polizie internazionali come quella polacca, neozelandese, tedesca.
La Onlus dispone anche di centri di accoglienza e istituti mirati a tutelare e a migliorare la condizione dei bambini.

Inoltre, in questi giorni, si sono mobilitati a chiudere dei portali, rimuovendo del materiale con decine di neonati abusati. Sono stati segnalati alle dovute autorità competenti abusi sessuali da parte non solo di sacerdoti, ma anche di madri, padri, parenti stretti, persone che hanno anche ruoli importanti come magistrati, dottori, insegnanti.
 Negli ultimi tredici anni sono state effettuate 23 operazioni nazionali e internazionali contro pedopornografi e pedofili. Un centinaio di arresti e migliaia di indagati: Don Fortunato è sotto la tutela dello Stato per la sua incolumità.

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