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Seconda notte nel centro di prima accoglienza di Messina per i migranti sbarcati sabato notte dalla Diciotti, dopo dieci giorni di attesa in mare. Nell’ex caserma del rione Bisconte attendono di conoscere la loro destinazione: un centinaio saranno accolti dalla Chiesa italiana, mentre 40 dovranno essere ripartiti tra l’Albania e l’Irlanda. Intanto ieri in serata la Polizia ha fermato quattro presunti scafisti che si trovavano a bordo della Diciotti. Si tratta di tre cittadini egiziani e di uno del Bangladesh: secondo gli investigatori sono loro che hanno condotto l’imbarcazione soccorsa dalla Diciotti. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violenza sessuale e procurato ingresso illecito. Nel centro di Messina sono stati condotti anche sette donne, tutte vittime di violenze sessuali, e tre uomini sbarcati sabato pomeriggio per motivi sanitari dalla nave della Guardia costiera e condotti all’ospedale Garibaldi di Catania, dove restano ricoverati, invece, tre migranti: due con la tubercolosi e uno con la brocopolmonite. Altri due migranti che erano a bordo della Diciotti hanno dichiarato di essere minorenni, mentre altrettanti sono riusciti a fuggire calandosi in mare e adesso tramite il legale di un Ong hanno chiesto asilo politico.
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