Paternò, la piscina comunale ‘naviga’ nella confusione: nota di protesta del consigliere Distefano

La vicenda della piscina comunale di Paternò torna in primo piano con una presa di posizione del consigliere comunale Anthony Distefano che in una nota parla di “Confusione tristemente annunciata”.
“Siamo passati – scrive Distefano – dall”Abbiamo già il bando di affidamento pronto da pubblicare’ ad una semplice ‘Consultazione preliminare di mercato’. Siamo passati da una vera e propria corsa fatta fare al Consiglio comunale (nello scorso mese di giugno) per approvare una convenzione parecchio discutibile – a mio avviso – all’attesa (e siamo già a settembre) che si capisca chi debba gestire l’impianto della piscina ‘Giovanni Paolo II’.
“La Federazione Italiana Nuoto, intanto, – continua la nota – ha già restituito le chiavi della struttura: ma alla stessa Fin, che a sue spese sta continuando a garantire la vigilanza notturna della Piscina comunale, viene chiesto di continuare ad occuparsi, ancora per qualche tempo, del servizio di gestione. Alla faccia di quella che fu denominata addirittura ‘Operazione verità’. Si viene anche a sapere che altro tempo dovrà essere impiegato per sostituire alcune “mattonelle” della vasca principale: mi chiedo perché non si sia intervenuto una volta esaurita la stagione regolare”.
Per il consigliere comunale di Paternò si tratta “…solo di confusione in quella che è una vicenda imbarazzante e, al contempo, delicatissima. E mi solleva tanta amarezza ricordare che in tempi non sospetti l’allarme era stato lanciato a più riprese.
“Mi limito a dire, – conclude Disteranno – che non è affatto serio ciò che sta avvenendo per un impianto ed un movimento che costituiscono un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra città. Ricordo a me stesso, infine, che se tra non molto avremo anche una vasca esterna è perché la stessa Fin ebbe l’intuizione di recuperare un finanziamento che era andato perduto”.
Alla luce delle varie questioni sollevate dal comunicato diffuso a tutte le testate giornalistiche, il Corriere Etneo si dice fiducioso in una risposta chiarificatrice da parte dell’amministrazione comunale.
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