Terremoto, a Catania il capo della Protezione Civile: una decina i feriti nei centri più colpiti

Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, accompagnato da un team di esperti del Dipartimento è in partenza per la Sicilia per fare un punto della situazione sui danni provocati dallo sciame sismico che in queste ore sta interessando l’area etnea. Dopo un sorvolo dell’area colpita, Borrelli incontrerà le autorità locali presso la Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell’agibilità degli edifici.

Sono Fleri, frazione di Zafferana Etnea, Santa Venerina, Pennisi e Santa Maria La Stella i centri più colpiti dalla scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3.19 di stanotte a nord di Catania, sul versante dell’Etna. A Fleri diversi edifici hanno riportato lesioni e gravi danni, due persone sono state estratte dalle macerie di una palazzina crollata e hanno riportato alcune ferite lievi. Nel complesso i feriti sarebbero una decina.

SCOSSA SUPERFICIALE HA AMPLIFICATO L’EFFETTO

La scossa di magnitudo 4.8 è stata registrata alle 3.18 tra Viagrande e Trecastagni. La superficialità dell’ipocentro del sisma, ad appena un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa, nella parte orientale della Sicilia da Taormina, al Siracusano e Ragusano.

I PAESI DANNEGGIATI

I soccorritori stanno verificando le eventuali criticità degli edifici lesionati. Danni anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa madre, Santa Maria del Carmelo in Bongiardo. Sempre a Santa Venerina è anche crollata, dal campanile della chiesa del Sacro Cuore, la statua della Madonna, che era stata risparmiata dal terremoto del 2002. Molta paura e qualche danno anche a Zafferana Etnea e nei centri dell’acese, tra i quali Santa Maria La Stella, dove si è creato un avvallamento sull’asfalto in via Cantagallo con una fessura larga una trentina di centimetri. A Pennisi, una frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate per il crollo della parete al secondo piano di una palazzina. Inoltre è caduto anche un pezzo della chiesa.

CRIMI: “MASSIMA ASSISTENZA A CHI HA VISTO CROLLARE LA CASA”

“Sarà garantita – ha detto il sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri Vito Crimi – la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo. L’Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro Paese purtroppo è molto fragile”.

“SIAMO VIVI PER MIRACOLO”: IL RACCONTO DI UNA FAMIGLIA DI FLERI

“Siamo vivi per miracolo”. E’ quanto hanno ripetuto ai cronisti e ai soccorritori i componenti una famiglia di quattro persone – madre, padre e due figli minori – che hanno visto crollare le pareti della loro casa a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, dove i crolli hanno interessato la vecchia chiesa del paese e dove si sono registrati alcuni feriti, non gravi, con contusioni ed escoriazioni. “Eravamo a letto – ha ricostruito il capo famiglia – ci siamo svegliati di soprassalto e abbiamo visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. Altre due feriti sono stati soccorsi dal 118. Si tratta di un 80enne estratto dalla macerie, sempre a Fleri, e di una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde. Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, Santa Venerina e Zafferana.

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