Vertenza-Gruppo Abate, lavoratori LTM ‘liberano’ il deposito: e da Famila parte un simil “Black Friday” (VIDEO)

E’ cessato il blocco del deposito della zona industriale di Catania che rifornisce i supermercati del Gruppo Abate, da parte dei 40 lavoratori della LTM-Di Martino che hanno ricevuto una lettera di licenziamento a far data dal prossimo 10 gennaio. I lavoratori continuano a presidiare la zona, come hanno fatto nei giorni scorsi. Per molti di loro, stamattina è stato arduo raggiungere la zona a causa delle strade ghiacciate nel corso della lunga nevicata notturna.
La decisione di “liberare” il deposito e consentire che gli automezzi rifornissero di merce i punti vendita della provincia – i primi camion sono arrivati stamattina dopo le 9.30 – è stata presa di comune accordo, pur con qualche distinguo. L’incontro avuto nei giorni scorsi con i vertici del Gruppo Abate ha chiarito ai 40 dipendenti, una volta per tutte, che da quel versante nessuna speranza può concretarsi.
Si attende adesso con ansia l’incontro di martedì 8 febbraio in Prefettura. Quella riunione è importante anche per capire quale destino occupazionale tocca ai 90 dipendenti dell’altra piattaforma, il deposito di Belpasso che fa riferimento al consorzio Sicilia Discount che vede tra i soci il Gruppo Abate. Lì il lavoro degli addetti prosegue a ritmo serrato, e questo sembra essere un segnale positivo.
In alcuni supermercati del Gruppo Abate, come il Famila di Biancavilla, è scattato da qualche giorno una sorta di “Black Friday” della spesa: su tutti gli acquisti viene praticato uno sconto del 30%. Non vengono accettate le carte di credito e il Bancomat. Si tratta, con ogni probabilità, dell’operazione “svuotamento” che precede la consegna dei punti vendita ai nuovi arrivati. Per Famila dovrebbe trattarsi del gruppo Arena-Decò. Già a partire dalla prossima settimana, secondo fonti sindacali, il passaggio di consegne dovrebbe essere perfezionato.
Si dovrà attendere qualche giorno in più, invece, per capire quanti punti vendita rileverà il gruppo MD, l’altro leader della GDO interessato alla trattativa.
Ieri il sindaco di Paternò Nino Naso e il presidente del Consiglio comunale Filippo Sambataro hanno ricevuto al palazzo di città una delegazione di manifestanti, buona parte dei quali risiede a Paternò: “Si tratta di un problema che riguarda l’intero territorio- ha detto Naso -. Come amministrazione siamo vicini ai lavoratori ma ci stiamo muovendo per risolvere il problema coinvolgendo la proprietà. Siamo dinanzi ad una società che non sta fallendo ma che sta cedendo un ramo di impresa. Non possono essere lasciati fuori questi lavoratori.”

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