Paternò, D’Amanti dopo revoca simbolo Presenti Sempre: “Rispetto il sindaco ma non ho padroni”

“Rispetto gli accordi ma non ho padroni”. Il presidente dell’associazione “Presenti Sempre” Giuseppe D’Amanti chiarisce la propria posizione, e quella dell’associazione, dopo la decisione del sindaco di Paternò Naso di inibire l’utilizzo del simbolo per evitare confusione tra l’associazione e la lista nata alle amministrative per dare sostegno all’attuale primo cittadino. La “querelle” tra associazione e attivisti della lista è divenuta infuocata quando D’Amanti ha rivendicato spazio nella giunta a nome di “Presenti Sempre”. I distinguo e le precisazioni sulla natura diversa di lista e associazione che portano lo stesso nome hanno indotto il sindaco a revocare l’utilizzo del simbolo all’associazione. Adesso arriva la spiegazione di D’Amanti al Corriere Etneo:
“Premesso che sull’argomento era già stata presa una posizione per la quale non necessitavano altri interventi, comunque preme chiarire quanto segue: l’essere garbato, corretto e rispettoso non significa obbedire agli ordini di qualcuno ne’ tantomeno sottostare.
Poi ognuno può interpretare a suo modo, magari pensando che un tale comportamento sia espressione di asservimento o di mancanza di carattere. Ma non è certo il mio caso e chi mi conosce lo sa bene. Io vivo da solo dall’età di 12 anni senza una famiglia su cui poter contare, la mia unica maestra di vita è stata la strada ai tempi in cui ancora si credeva alla stretta di mano. Sono e sarò sempre un uomo libero ma il rispetto è una altra cosa ed è ancora un valore in cui credo . I padroni non c’entrano nulla e mi dispiace che sia passato questo messaggio.
“Con il sindaco – spiega D’Amanti – c’era un accordo circa l’utilizzo del simbolo ed è chiaro che un patto può anche essere modificato finanche alla revoca proprio per quanto spiegato, ossia per la confusione venutasi a creare tra lista e movimento politico per l’omonima denominazione. Se avere rispetto ed essere corretti per degli accordi presi può essere considerato segno di obbedienza ed asservimento allora che ben venga, ma io non ho padroni. Non ne ho mai avuti. La decisione di assecondare il Sindaco è stata presa in totale libertà, autonomia e consapevolezza.
Ad ogni modo – conclude D’Amanti – il nostro percorso politico continua con nuovo slancio. Cambierà il nome, il simbolo ma non l’obiettivo che è quello di servire i cittadini che ci hanno dato fiducia al di là di interessi elettorali o logiche personalistiche”.

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