Adrano, Mancuso sul “voto corrotto” e contro il ‘timoniere’ D’Agate: “La città è una nave alla deriva”

 

L’ex sindaco di Adrano Fabio Mancuso interviene con una nota sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolti due consiglieri comunali per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. Mancuso si sofferma, inoltre, sulle dichiarazioni rese sulla stessa vicenda dall’attuale sindaco D’Agate ed elenca una serie di emergenze legali che condizionano lo sviluppo della città. Ecco il testo della sua nota:
“La vicenda che coinvolge due consiglieri comunali del nostro comune non merita silenzio. Come ha dichiarato proprio ieri il Procuratore della Repubblica di Catania, dott. Zuccaro, “Adrano, Biancavilla e Paternò non sono libere dalla mafia”, queste affermazioni devono fare riflettere tutti gli attori della vita politica e amministrativa della nostra città. Personalmente ho manifestato al consigliere Floresta apprezzamenti riguardo le sue dichiarazioni di rispetto verso gli organi inquirenti e, a fronte delle Sue dichiarazioni di estraneità ai fatti contestati, sicuramente il tempo sarà galantuomo.
Le dichiarazioni che, invece, mi hanno turbato sono quelle del Sindaco di Adrano, laddove si afferma che: “Se la vela trema, la mano sul timone è sicura”. Diversamente, non posso condividere tali affermazioni, provando invece, forti preoccupazioni per quanto accade nella casa comunale in cui governa una stasi amministrativa allarmante. La debolezza dell’azione amministrativa, dopo ben otto lunghi mesi, ha posto in evidenza la mancanza di una guida certa e sicura, capace di raddrizzare la rotta di una nave che giorno dopo giorno si avvia alla deriva. Sono certissimo, infatti, di non dire nulla di nuovo agli organi inquirenti. Da semplice cittadino, ma con la responsabilità politica di chi partecipa attivamente a tutte le competizioni elettorali, chiedo al timoniere:
1. Conosce il modus operandi all’interno del cimitero? quali azioni intende intraprendere in merito?
2. Conosce il modus operandi del mercato ortofrutticolo? Quali azioni intende intraprendere?
3. E’ vero che alle riunioni con il commissario ad acta del Piano Regolare Generale partecipano soggetti che non hanno titolo?
4. E’ vero che per il rilascio di nuovi permessi a costruire esistono corsie preferenziali nell’ufficio preposto?
5. E’ vero che il timoniere non conosce gli atti importanti di pianificazione urbanistica proposti al consiglio comunale ?
Ci sarebbe da dire tanto altro, ma gli organi inquirenti e quando arriverà la buona politica saranno in grado di mettere fine a questo disastro sociale che la nostra città subisce da molti anni.
Concludo ricordando le parole di Papa Francesco: “L’illegalità è come una piovra che non si vede, sta nascosta, sommersa , ma con i suoi tentacoli afferra e avvelena, inquinando e facendo tanto male”.
E’ un monito che vale per tutti, io lo avverto spero che il timoniere non si ritenga esente.

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