Adrano, la Metropolitana di provincia per cambiare il sistema trasporti del territorio: nasce il Comitato

Costituito ufficialmente oggi ad Adrano il Comitato Pro Metro Circumetnea. La spinta arriva dal service distrettuale “I Lions nel territorio: un ponte per lo sviluppo”, condivisa e promossa dai club del territorio, dal Comitato Pro Raddoppio SS.284, da tante associazioni locali e da liberi cittadini.

“Ci si rende conto, viaggiando giornalmente che per percorrere 60 km con la ferrovia si impiegano circa 2 ore con un numero ridotto di corse in andata e ritorno. Basti rapportarsi alla linea A della Metro di Roma per rendersi conto che i suoi 57 km di linea sono percorsi da 426 corse su 27 fermate in un tempo di circa 40 minuti.
Come ha spiegato stamani il portavoce del Comitato, Benedetto Torrisi, “…abbiamo studiato lo stato dell’arte dell’intera tratta da Catania a Riposto:
– appaltata la Metro da Misterbianco a Piano Tavola ma i lavori registrano un arresto;
– progetto di pre-fattibilità della Metro da Misterbianco a Paternò ;
– progetto Metro da Paternò ad Adrano da rimodellare rispetto alla sede binario attuale;
– progetto Metro da Adrano a Randazzo ancora in fase di valutazione se in versione Metro oppure treno elettrico a bassa velocità.

Allo stato attuale un dato certo è, che la Metro si vedrà ultimata da Misterbianco all’aeroporto Fontanarossa.

Le statistiche sui flussi di viaggiatori registrano nel 2018 oltre 5,5 milioni di viaggiatori sulla Metro, di cui oltre 2,2 milioni in abbonamento, 230mila tra andata e ritorno e oltre 2,7 milioni di biglietti a tempo venduti. Una crescita rispetto al 2017 di oltre il 60%. Sono dati interessanti che in un’analisi degli ultimi dieci anni forniscono una tendenza alla crescita sempre maggiore sull’utilizzo di tale infrastruttura.

“A questo punto – ha spiegato stamani il coordinatore della Zona 16 Lions, Pietro Cortese – occorre chiedersi, in un contesto pedemontano dell’area sud est e sud ovest dove il benessere economico e sociale è ai minimi termini, se si può ancora attendere che opere che sono il volano per la crescita e lo sviluppo siano programmate e realizzate a tratte e con tempi biblici! Quanti anni ancora le popolazioni di Paternò, S.M. di Licodia, Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto, Randazzo, Linguaglossa devono aspettare per una infrastruttura veloce assimilabile ad una Metro?”

A questo punto, anche per questa infrastruttura, serve una presa di coscienza forte dei cittadini di fronte ad una inezia pachidermica delle Istituzioni e delle realizzazioni. Servono comitati fatti da liberi cittadini, associazioni, politici, istituzioni locali, che facciano pressione su un’Italia a due vie, un’Italia che dimentica il sud e che ci lascia sopiti ad accontentarci del minimo.

“Abbiamo già in programma – spiega Torrisi – di organizzare delle giornate per raccogliere le firme per una petizione popolare; vogliamo organizzare una giornata da percorrere insieme alle istituzioni locali, regionali e nazionali, affinché ci si renda conto dei disagi e del potenziale inespresso di tale infrastruttura; saremo fautori di tavoli tecnici per conoscere e accelerare processi rimasti sopiti. Insomma occorre volere e potere! Ecco, noi ci battiamo per tutto ciò, affinché i territori abbiano il giusto riscatto, i giusti servizi e la dovuta considerazione!
L’azione del Comitato non sarà un’azione localizzata, ma trasversale su tutto il periplo dell’Etna. Dopo Adrano sarà il turno di S.M. di Licodia e a seguire a Maletto, Randazzo, Misterbianco e altri ancora.

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