Raddoppio SS. 284, vertice all’Ars: illustrate le ragioni per avere 4 corsie da Paternò ad Adrano

Le ragioni del raddoppio delle corsie della SS. 284 da Paternò fino ad Adrano sono state al centro dell’incontro-audizione tenutosi oggi a Palermo nella sede della IV Commissione dell’Ars. L’audizione è stata richiesta dai deputati regionali Bulla, Zitelli e Sammartino.
In passato, della questione ‘raddoppio e sicurezza’ di una importante arteria stradale si è occupato anche l’on. Anthony Barbagallo.
All’incontro erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture Falcone, i deputati regionali Bulla, Zitelli e Papale, i rappresentanti dell’Anas, il presidente del Comitato Pro-raddoppio e i sindaci di Adrano e Biancavilla, assieme ad un amministratore di Ragalna. Ad aprire i lavori è stato l’assessore Falcone che in questi mesi ha seguito l’iter progettuale e ascoltato le esigenze dei vari ‘attori’ coinvolti nel progetto.
L’on. Giovanni Bulla ha chiesto un approfondimento dei dati tecnici che certificano l’esigenza di raddoppiare e non ampliare un tratto di strada rivelatosi assai pericoloso negli anni.
Va ricordato che le soluzioni allo studio sono due: il raddoppio da 2 a 4 corsie da Paternò a Biancavilla (costo 160 milioni) e quello da Paternò ad Adrano (costo 231 milioni) .
Angelo D’Agate, primo cittadino adranita, si è soffermato sulla esigenza di un’opera del genere legata proprio allo specifico territoriale di una realtà di oltre 36 mila abitanti.
I tecnici dell’Anas hanno paventato il rischio di un sovradimensionamento. Il prof. Benedetto Torrisi, presidente del Comitato pro-raddoppio SS. 284, ha spiegato le ragioni tecniche che – sulla base delle rilevazioni fatte dai piloni di rilevazione del traffico veicolare giornaliero – giustificano il raddoppio da Paternò fino ad Adrano.
L’assessore Falcone, che già più volte – alla luce degli studi del Comitato e delle risultanze tecniche ad essi legate – si è espresso con favore per il Sì al raddoppio fino ad Adrano, ha espresso la necessità di rivedere assieme all’Anas i dati statistici sui flussi veicolari così da giustificare la soluzione prospettata da più parti.
Chiariti questi passaggi, entro aprile di quest’anno si potrebbe avere il progetto da presentare al Consiglio dei lavori pubblici.

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