Catania, il ministro Grillo visita le strutture sanitarie: “Tornerò, non voglio cattedrali nel deserto”

 

Per i lavori di ammodernamento in corso in diverse strutture di Catania “è importante che tutti i progetti si concludano nei tempi previsti e che ci siano le necessarie assunzioni del personale per farle funzionare. La mia presenza serve a verificare lo stato dei lavori. E tornerò per vedere a che punto saremo nei mesi a venire”. Lo ha detto ieri la ministra della Salute, Giulia Grillo, in una diretta Facebook a termine della visita in alcune strutture sanitarie di Catania, la sua città. “Ho visitato solo alcuni ospedali ma tornerò”, ha ribadito. Grillo ha cominciato le sue visite dal nuovissimo ospedale San Marco, non ancora ultimato. “Sono voluta venire – ha spiegato Grillo – perché non voglio che queste strutture siano, come succede spesso in Sicilia, cattedrali nel deserto. Questo ospedale è costato più di 100 milioni di euro, un investimento importante con fondi europei. E’ importante che il territorio lo abbia, lo viva. Mi è stato assicurato, dal direttore generale, che entro la fine di marzo verrà attivata una prima parte, quella materno infantile. Ma soprattutto è importante attivarlo tutto. Perché è veramente una struttura avveniristica che la città sta aspettando. Ho anche incontrato gli operai che erano in presidio perché hanno delle difficoltà rispetto all’azienda dove lavorano. Gli ho assicurato l’impegno del Governo ad ascoltare le loro richieste”.
Grillo ha poi visitato il Policlinico, in particolare alcune strutture di eccellenza come il Cast (Centro di alte specialità e trapianti) e l’unità di radiologia. “Ho visitato anche il pronto soccorso. Ho trovato un’ottima organizzazione e i locali sono nuovissimi. C’è una buona capacità di gestione e percorsi definiti. Abbiamo sempre un problema di sovraffollamento dei codici verdi. Come in tutti i pronto soccorso. Stiamo lavorando per risolverlo a livello generale, ma questo genera molta insofferenza dei cittadini”. Grillo ha infine visitato il Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi centro, “che molti cittadini mi hanno segnalato”, ha detto la ministra. In questa struttura. La situazione “è abbastanza critica – ha precisato Grillo – per il sovraffollamento, dovuto alla riduzione dell’attività del Vittorio Emanuele. I locali sono molto vecchi, la gente è ammassata. Le condizioni oggettivamente non sono buone. La cosa che ci fa ben sperare è che entro marzo 2020 sarà pronta la nuova ala già finanziata (con i fondi di edilizia sanitaria del ministero della Salute) che accoglierà il nuovo pronto soccorso. Lì potremo accogliere più correttamente l’utenza”.

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