Paternò, parliamo della pittrice Sofonisba Anguissola: siciliana d’adozione, piaceva a Michelangelo

Sofonisba Anguissola Madonna dell'Idria

Domani, giovedì 21 Marzo alle ore 9.00 presso la Chiesa di Maria SS. Annunziata di Paternò, si terrà una conferenza sulla pittrice rinascimentale Sofonisba Anguissola “Pittora di natura et miraculosa”, a cura della Soprintendenza per i Beni culturali ed ambientali di Catania diretta dalla prof. Rosalba Panvini.

Quella di Sofonisba, a partire dal suo stesso particolarissimo nome, è una storia davvero appassionante.

Nata dalla nobile famiglia piacentina degli Anguissola, Sofonisba fu una delle prime esponenti femminili della pittura europea. Anche se la sua celebrità non fu pari a quella di altre pittrici salite in seguito alla ribalta dell’arte come Artemisia Gentileschi, Elisabetta Sirani, Rosalba Carriera o Angelika Kauffmann, Sofonisba rappresentò la pittura italiana rinascimentale al femminile. Sofonisba Anguissola partecipò come figura di spicco alla vita artistica delle corti italiane, data anche la sua competenza letteraria e musicale, ed ebbe una fitta corrispondenza con i più famosi artisti del suo tempo.

Fu citata anche nelle Vite di Giorgio Vasari grazie a Michelangelo Buonarroti che sosteneva che la giovane fanciulla avesse talento. Fu il padre di Sofonisba a scrivere a Michelangelo e a mandargli i disegni della figlia. Fra quei disegni c’era anche un ‘Fanciullo morso da un gambero’, nel quale la giovanissima artista cremonese, allora poco più che ventenne, aveva colto l’espressione del dolore infantile con un’invenzione che piacque molto al grande artista fiorentino. Quella smorfia di dolore fermata da Sofonisba la ritroviamo poi nel ‘Ragazzo morso da un ramarro’ di Caravaggio.

Nel 1573 sposò il nobile siciliano Fabrizio Moncada e si trasferì in Sicilia nel palazzo dei Moncada a Paternò, dove dipinse e lasciò la tela Madonna dell’Itria, che ora si trova nell’atrio della chiesa del monastero delle benedettine intitolato a Maria SS. Annunziata.

L’atto (documento notarile rinvenuto nell’Archivio Storico di Catania) datato 25 giugno 1579, attesta la donazione del quadro ai Frati Francescani Conventuali di Paternò. Con la morte del marito, avvenuta nel 1578 in mare durante una visita alla corte spagnola, Sofonisba lasciò l’isola per raggiungere la Liguria. Fermatasi provvisoriamente a Livorno, la pittrice lombarda conobbe e sposò, in seconde nozze, il nobile genovese Orazio Lomellini a Pisa nel 1579.

Sofonisba Anguissola morì il 16 novembre 1625, e fu sepolta nella chiesa palermitana di San Giorgio dei Genovesi, chiesa appartenente alla Nazione Genovese di Palermo, dove ancora oggi si trova la lapide del sacello, nella navata destra.

L’evento, a cura della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, non a caso si svolge proprio a Paternò dove l’artista visse e vede la partecipazione dell’Arcidiocesi di Catania e dell’Associazione Archeoclub d’Italia sede Iblamajor di Paternò.

La conferenza, destinata al vasto pubblico e agli studenti degli Istituti superiori, prevede l’intervento di Docenti dell’Università di Catania, di tecnici delle Soprintendenze di Catania e Caltanissetta e di studiosi della pittrice cremonese. All’incontro partecipano gli studenti del liceo classico e artistico ‘Mario Rapisardi’, dell’Istituto tecnico economico ‘Gioacchino Russo’ e del Liceo scientifico ‘Enrico Fermi’.

Dopo i saluti istituzionali, i relatori illustreranno alcuni aspetti della vita e dell’opera di Sofonisba Anguissola, una delle prime donne che della sua arte fece un mestiere solitamente destinato agli uomini.

In particolare verranno raccontati gli anni in cui la pittrice, sposa di Fabrizio Moncada, vive a Paternò (1573-1579), lasciando in questo luogo la straordinaria tavola raffigurante “La Madonna dell’Itria” che il pubblico avrà il piacere di ammirare in questa occasione.

Ad aprire i lavori il sindaco di Paternò Antonino Naso alla presenza, tra gli altri di Sergio Alessandro, Dirigente generale dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Don Carmelo Signorello con Don Salvatore Patané, parroco della Chiesa di Maria SS. Annunziata e Francesco Finocchiaro, Presidente Archeoclub d’Italia Sede Iblamajor di Paternò.

A moderare i lavori Nicola Francesco Neri, Dirigente della Sezione per i Beni Architettonici e Storico Artistici della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania

Sono previsti gli interventi di
• Lina Scalisi, Il genio femminile alla corte dei Moncada: Aloisia Luna e Sofonisba Anguissola.
• Daniela Vullo, Il matrimonio di Sofonisba Anguissola e Fabrizio Moncada, nuovi documenti d’archivio.
• Alfio Nicotra, Sofonisba Anguissola dopo la partenza dalla Sicilia.
• Roberta Carchiolo, La Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola. Questioni di stile.
• Anna Tiziana Amato, L’applicazione della tecnologia multimediale nello studio e nella fruizione dell’opera d’arte.

Le conclusioni saranno affidate alla Soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania prof. Rosalba Panvini.

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