Belpasso, coraggio e onestà nel percorso professionale della Segretaria generale Torella: un “baluardo di legalità”

A Varese, in occasione della 3^ Rassegna di Diritto pubblico dell’economia, con temi centrali la corruzione e il rapporto politica-pubblica amministrazione, è stata tra gli ospiti d’onore ed ha raccontato la sua “normale” storia di professionalità e competenza. Loredana Torella, messinese, 40 anni (nella foto è assieme al sindaco Daniele Motta), dopo l’isolamento e le pressioni subite fino al luglio dello scorso anno a Melilli, in provincia di Siracusa, dove da pochi mesi aveva ricoperto l’incarico di Segretario generale, fino ad essere allontanata dal sindaco, poi indagato nell’ambito dell’operazione “Muddica”, è diventata un esempio di burocrate preparato, onesto, coraggioso, dove per coraggio si intende la capacità di svolgere la propria funzione senza subire condizionamenti e senza derogare dal rigoroso rispetto della legge. Il procuratore della Repubblica di Siracusa, Fabio Scavone, l’ha definita “baluardo di legalità”, nei mesi successivi alle indagini volle incontrarla al Viminale il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia per manifestarla solidarietà e apprezzamento. Infine, nei giorni scorsi, ha raccontato la sua esperienza alla Rassegna di Diritto pubblico dell’economia, a Varese. Con semplicità e chiarezza ha ripercorso le tappe di una breve e difficile esperienza tra incomprensioni, sospetti, emarginazione, pressioni solo perché esercitava con scrupolo e coscienza le proprie prerogative di segretario generale. “In alcuni Enti ci sono situazioni consolidate, difficili da scardinare, anche a causa di una non sempre adeguata preparazione professionale dei dipendenti. Il segretario e il politico, cioè l’amministratore, devono lavorare in sinergia e in armonia perché il loro obiettivo deve essere comune: offrire servizi al cittadino, nel rispetto della legge e delle procedure”, ha sintetizzato Loredana Torella.
Dopo pochi mesi dal suo allontanamento da Melilli, l’avvocato Torella è stata chiamata dal sindaco di Belpasso, Daniele Motta per proseguire il suo compito di “baluardo della legalità”: “Apprezziamo molto la storia professionale che la accompagna e la sua esperienza è garanzia di buona amministrazione e di trasparenza nell’interesse dei cittadini. La sua presenza è per noi, sindaco e assessori, punto di riferimento per cioè che riguarda le corrette procedure e presupposto di serenità nello svolgere un’attività quotidiana di programmazione e gestione della pubblica amministrazione che richiede non solo passione e impegno, ma soprattutto rispetto delle regole”.

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