Paternò, i residenti di corso Paolo VI si pagano la strada da sistemare: lettera al sindaco “Stanchi di aspettare”

Oltre a indebitarsi per realizzare la casa dove andare a vivere tranquillamente, decine di famiglie della cooperativa “Città del Sole”, residenti nella zona di Corso Paolo VI (una traversa di Via Balatelle, quartiere Scala Vecchia), avrebbero sborsato una certa somma di denaro necessario per l’acquisto del materiale necessario (il cosiddetto ‘stabilizzato’) per rendere la strada percorribile con le auto. Fino a poco tempo fa, infatti, la strada che si estende per oltre 400 metri di lunghezza, si presentava in uno stato pietoso, una vera e propria trazzera con avvallamenti di ogni sorta ma anche buche di diverse dimensioni. Stanchi di aspettare – in zona risiedono circa un centinaio di famiglie – i residenti avrebbero messo mano ai portafogli per rendere la strada quanto meno più sicura.
I soci della cooperativa “Città del Sole” nei giorni scorsi avevano scritto una lettera aperta al sindaco Nino Naso in merito alla convenzione sviluppata tra comune di Paternò e la Terna S.p.A., un atto per sancire le misure di compensazione e riequilibrio ambientale legate al costruendo l’elettrodotto a 380 kV “Paternò- Priolo”. In compenso il comune etneo riceverà 740 mila euro di rimborso da utilizzare nella realizzazione di opere infrastrutturali e interventi di riqualificazione urbana in aree o edifici di proprietà comunali. I residenti, attraverso la lettera, hanno chiesto di investire quella somma o parte di essa nella zona dove si trovano le abitazioni “Città del Sole”.

“L’opera realizzata da Terna S.p.A. insiste per buona parte nelle aree occupate dalla nostra comunità – si legge nella missiva – che da anni vive in stato d’abbandono per l’assenza di infrastrutture e servizi. Ricordiamo che, durante il periodo iniziale del suo mandato, oltre ad un suo sopralluogo, assieme al vicesindaco, nella nostra zona, – con ampie rassicurazioni circa un Vs. intervento; e successivamente, in un incontro da Lei stesso promosso a Casa Coniglio, – era stato preso l’impegno di promuovere lo sviluppo dell’area e completare le opere infrastrutturali necessarie per poter consentire ad un insieme costituito da circa 100 nuclei familiari, di poter abbandonare lo stato di degrado in cui sono costretti a vivere e consentire di poter usufruire di un livello minimo di servizi: le strade e l’illuminazione che, non a caso, si chiamano opere di urbanizzazione primaria.
“Purtroppo, – concludono gli abitanti – tutto tace e nulla si muove”. I residenti scrivono che la zona in oggetto è indicata in Prg come “zona d’espansione”.

“Stanchi di aspettare, a nostre spese, come da comunicazione inviatavi, alcune settimane fa, abbiamo provveduto a rendere transitabile Corso Papa Paolo VI. L’annuncio di Terna ci fa ben sperare. Le sue promesse possono diventare concreto intervento per investire su Corso Papa Paolo VI e via Fratelli Mirenna. Non vorremmo, però, fossero vere le voci di una decisione della vostra amministrazione di reinvestire su altre zone della città, una tale scelta peserebbe, ancora una volta, sul nostro quartiere, con Scala Vecchia che ne risulterebbe umiliata e mortificata” .

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