Sicilia, a Catania il record di nuove imprese artigiane: le gestiscono under 35 e donne

In base ai dati elaborati dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia sono oltre 1.500 le nuove imprese artigiane che hanno aperto i battenti nel 2018 in Sicilia. Esattamente 1.573, pari al 6,1 per cento del totale delle 25.820 nuove iscrizioni registrate nell’Isola. Catania è la provincia con il maggior numero di nuove imprese artigiane (32,4 per cento delle 1.573 iscrizioni totali registrate nell’Isola), seguita da Palermo e Messina. Il tasso di natalità più elevato e superiore alla media (2,2 per cento) si rileva a Catania (3,1 per cento) e a Ragusa (2,7 per cento). Nel dettaglio delle 1.573 nuove imprese il 37,6 per cento sono gestite da under 35, il 15,9 per cento da donne e il 6,1 per cento da stranieri. Rispetto a cinque anni fa (2014) l’artigianato registra 523 iscrizioni in meno, in particolare cala la quota di nuove imprese gestite da giovani che passa dal 46,9 per cento al 37,6 per cento.
A livello provinciale nel 2018 il maggior numero di nuove imprese artigiane (510) si conta a Catania (32,4 per cento), a Palermo sono 293 (18,6 per cento), a Messina 177 (11,3 per cento). Seguono Ragusa con 170 nuove aziende (10,8 per cento), Trapani con 127 (8,1 per cento) e Siracusa con 12 (7,7 per cento). A livello settoriale il tasso di natalità risulta superiore alla media (2,2 per cento) soprattutto per attività di servizi per edifici e paesaggio (7,9 per cento); attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici (6 per cento); lavori di costruzione specializzati (3,9 per cento). L’artigianato dell’Isola nel 2018 registra un maggior numero di nuove iscrizioni in 10 settori: lavori di costruzione specializzati (con 469 nuove iscrizioni); costruzione di edifici (186); altre attività di servizi per la persona (139); attività di servizi per edifici e paesaggio (107); commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (77); trasporto terrestre e trasporto mediante condotte (74); attività dei servizi di ristorazione (70); fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) (69); industrie alimentari (65) e altre attività professionali, scientifiche e tecniche (44).
“È sicuramente un dato che ci conforta sapere che in un anno hanno avviato l’attività oltre 1.500 imprese artigiane – dice Giuseppe Pezzati, presidente regionale di Confartigianato Imprese Sicilia -. È un dato positivo in un momento in cui sicuramente occorre una maggiore attenzione da parte della politica per favorire lo sviluppo dell’artigianato nella nostra Sicilia. Esiste, e non possiamo non tenerne conto, una forte difficoltà da parte delle imprese, il superamento della quale richiede specifiche politiche di accompagnamento sia a livello nazionale che a livello locale per ridurre progressivamente ostacoli e divari tra nord e sud del Paese”. Secondo Pezzati “per riuscire ad aiutare i nostri artigiani e avere dati sempre più positivi sulla natalità delle attività, occorre partire dalla consapevolezza che l’artigianato e le micro e piccole imprese hanno esigenze diverse rispetto alle grandi imprese, e sviluppare una politica di interventi che ‘pensi innanzitutto al piccolo’, first small, come vuole l’Europa nello ‘Small business act'”.

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