Adrano, la mozione anti-sindaco. Pulvirenti (Patto): “Spirito distruttivo. Serve dialogo”

Ha senso una mozione di sfiducia contro che non produce effetti? E’ la domanda che il Corriere Etneo sta ponendo ad esponenti politici dopo l’annuncio del consigliere Pellegriti (Udc) di avviare in Consiglio la sottoscrizione della ‘sfiducia’ nei confronti del sindaco D’Agate.
Ecco l’intervento di Emanuele Pulvirenti, consigliere comunale eletto nella lista “Patto per Adrano” che sosteneva Angelo D’Agate.

“Le elezioni amministrative, tenutesi poco meno di 12 mesi fa nella nostra città, hanno delineato, anche a causa di una controversa legge elettorale, un quadro singolare all’interno del Consiglio Comunale: un sindaco, Angelo D’Agate, che la città ha scelto, nonostante una minoranza “schiacciante” in Consiglio.
Sono stato eletto nelle liste a sostegno di D’Agate e faccio parte della minoranza consiliare. Ho inizialmente vissuto questa situazione con un senso d’impotenza nei confronti della tracotante maggioranza di 15 consiglieri eletti tra le liste collegate al candidato sindaco Di Primo. In questi mesi si sono succedute diverse forme di provocazione da parte dei Consiglieri di questa eterogenea “maggioranza-opposizione” ed in particolare di quello che è nei fatti il loro leader, il consigliere Pellegriti, promotore della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco. Tale azione è da ritenersi l’ennesima puntata di un film già visto, una polemica che non porta a nulla di politicamente rilevante, semplicemente perché può solo permettere la “conta” dei Consiglieri “coerenti” rispetto a chi, ad oggi, pensa magari di cambiare prospettiva. Questa mozione dimostra, ancora una volta, la mancanza di dialogo nella politica adranita.

Essendo espressione dell’associazionismo civico, e non di un partito politico, lavoro sin dall’inizio nel tentativo di creare un dialogo trasversale all’interno del Consiglio Comunale, che possa condurre ad una spinta propositiva, senza bandiere di appartenenza, un dialogo che possa far uscire la nostra realtà dall’oblio in cui si trova confinata.
Per questo mi auguro che, da qui in avanti, si lascino da parte le tattiche da retroguardia e si inizi ad operare in sinergia per il bene di Adrano. Continuare a mantenere questo spirito distruttivo non potrà che nuocere ulteriormente, anche all’azione di chi vorrebbe provare a restituire a questa splendida città la dignità che merita”. (Emanuele Pulvirenti)

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