Paternò, per il ministro Grillo ‘buoni indici’ negli ospedali della provincia: “Sulle liste d’attesa c’è da lavorare”

 

“Voglio vedere come l’ospedale di Paternò ha retto alle modifiche”.

Appena arrivata a Paternò, per un giro istituzionale che toccherà oggi anche le strutture ospedaliere di Biancavilla e Paternò, il ministro della Salute Grillo chiarisce il quadro della sua visita in alcune strutture del Catanese.
“Il ruolo di queste strutture – afferma – è fondamentale, non nego ci sia anche un legame affettivo. Ho molto lavorato in questo territorio, sono passati quasi 3 anni dal mio primo giro, per cui tengo molto a vedere come vengono gestiti oggi. Ho intenzione di dare il mio contributo dove è possibile e necessario per migliorare le prestazioni nel territorio. Questi ospedali, in particolare quello di Bronte che è zona disagiata, sono fondamentali e continuano a erogare prestazioni. I nostri operatori sanitari, medici e infermieri, vanno ancor più ringraziati perché operare in queste strutture è ancora più complicato rispetto alle altre”.
Prima di iniziare i sopralluoghi, nei tre ospedali della provincia etnea, il ministro catanese ha sottolineato i limiti ma anche la bontà dei numeri che caratterizzano il lavoro di queste strutture, in particolare a Paternò.
“I problemi – ha spiegato il ministro della Salute – sono legati ai numeri che non sono quelli delle grandi strutture e, nonostante questo, continuano a mantenere degli indici buoni. Ho visto che l’ospedale di Paternò dal punto di vista chirurgico ha un indice di complessità superiore alla media, il che significa che fa interventi un po’ più complicati. Questo ci rende particolarmente orgogliosi. I numeri ci dicono che i servizi erogati qui sono di buona qualità. Dobbiamo lavorare sul tema della lista d’attesa, di questo parlerò con il direttore generale.

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