Paternò, l’arch. Finocchiaro al Consiglio nazionale dell’Archeoclub: “Nelle nostre mani un giacimento straordinario”

Premiata la sezione Iblamajor dell’Archeoclub d’Italia di Paternò.
Il suo presidente – l’arch. Francesco Finocchiaro – è stato eletto al Consiglio Nazionale dell’Archeoclub d’Italia per il triennio 2019-2022. Insieme ad altri colleghi rappresenterà la Sicilia, cercando di dare contributo innovativo al movimento che si dedica alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale di questo Paese.
Il nuovo Consigliere Nazionale – Francesco Finocchiaro – dichiara: «Desidero ringraziare tutti i soci delle tante sedi nazionali, i Presidenti delle sezioni e chi ha voluto credere nell’utilità della mia candidatura.
Un pensiero affettuoso è rivolto alle sedi di Paternò – da dove parte quest’avventura – e a Sebastiano Tusa, che ha dato il via, proprio il 21 giugno dello scorso anno, a questa bellissima avventura.
Senza l’aiuto di tutti non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato e un ringraziamento speciale va alla Soprintendente ai Beni culturali di Catania Rosalba Panviniper la fiducia e il sostegno, in questi mesi di lavoro al servizio del territorio.
Ora la sfida è quella di rinnovare il movimento innovando e innestando queste nuove energie nella tradizione associativa.
Lavoreremo per raggiungere nuovi risultati, sempre con particolare attenzione alla lotta ai ladri di memoria; alla promozione di pratiche virtuose, finalizzate al recupero dei reperti archeologici scomparsi, da restituire alla collettività, per farli diventare patrimonio di tutti nei luoghi d’origine; promuovendo la ricerca e lo studio nelle aree più marginali, rispetto ai circuiti consolidati delle grandi città d’arte e delle aree archeologiche più famose. Lavoreremo per essere più presenti nelle istituzioni e per costruire una rete di eventi culturali. In questi mesi – incontrando le sedi locali – ho capito che abbiamo a disposizione un giacimento di risorse umane straordinario che deve essere valorizzato e messo nelle condizioni di lavorare al meglio».

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Riguardo l'autore Alfio Cartalemi

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