Adrano, 10 mesi al giovane adranita che guidava la Punto finita contro un muro: nell’impatto morì Carmelo Bulla

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Condannato a 10 mesi di reclusione, pena sospesa, il 21enne adranita Salvo Ciadamidaro, accusato di omicidio colposo.

Il giovane era alla guida di una Fiat Punto che, alla fine dell’ottobre del 2017, andò a sbattere violentemente contro il muro in cemento che costeggia via Alcide De Gasperi, la strada che da S. Maria di Licodia va verso Biancavilla.
A seguito dell’impatto piuttosto violento trovò la morte Carmelo Bulla, il 22enne adranita che si trovava all’interno del mezzo.
I due giovani rimasero gravemente feriti: Bulla morì, dopo poche ore il suo ricovero al Garibaldi Catania. A Ciadamidaro è stata sospesa anche la patente per due anni. Il pubblico ministero durante la sua requisitoria aveva chiesto per il giovane un anno e 3 mesi di reclusione, nessuna sospensione della pena, e ritiro della patente (e non sospensione) per 5 anni. E’ stato invece disposto il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto, per G.G., uno dei funzionari comunali licodiese accusato di concorso in omicidio colposo, poiché la situazione di pericolo in via De Gasperi non era stata, secondo l’accusa, adeguatamente segnalata. L’avvocato difensore di Ciadamidaro, Salvo Catalfo, prima di presentare un eventuale ricorso attende le motivazioni della sentenza che saranno depositate dal giudice entro 90 giorni.

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