Maletto, odor di fragole e mafia: le parentele pericolose del leghista Mazzeo

Le parentele pericolose del leghista di Maletto Antonio Mazzeo chiamano in causa il leader della Lega Matteo Salvini, attuale vicepremier e ministro dell’Interno.

Nel sito di Report, programma Rai di Sigfrido Ranucci, si ricostruiscono i rapporti tra il giovane imprenditore e lo zio acquisito Salvatore Gulino. Quest’ultimo, ieri, è stato arrestato dai Carabinieri assieme a Mario Montagno Bozzone, condannato per mafia in via definitiva, per avere chiesto il pizzo a un imprenditore locale.
“Nel 2014 – scrive Report – Matteo Salvini va a Maletto, un piccolo comune catanese alle pendici dell’Etna, per festeggiare il primo exploit elettorale della Lega Nord in Sicilia: l’imprenditore Antonio Mazzeo, classe 1989, alle europee ha preso ben il 36% dei consensi sotto il vessillo del Carroccio. Ad accompagnare il leader nella sua visita ci sono nel 2014 il deputato nazionale Angelo Attaguile, fondatore del movimento Noi con Salvini, e l’allora consigliere comunale di Maletto Salvatore Gulino, che è anche zio acquisito del giovane leghista Antonio Mazzeo. Ieri proprio Gulino è stato arrestato per concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso, con l’accusa di avere chiesto il pizzo a un imprenditore edile della zona, insieme a un altro zio acquisito di Mazzeo: Mario Montagno Bozzone, che alle spalle ha già una condanna definitiva per mafia”.

Report richiama un servizio della trasmissione del 10 dicembre dello scorso anno per l’inchiesta “Nel nome di Matteo”. Intervistato dalla giornalista Claudia Di Pasquale, Mazzeo aveva assicurato di non avere particolari rapporti con Montagno Bozzone, aggiungendo: “Mi fa schifo la mafia”. Ma, scrive Report, quando nel 2018 Mazzeo si candidò a sindaco di Maletto (arrivò terzo con 469 voti) ad applaudirlo a un suo comizio c’era proprio lo zio condannato. Anche Salvatore Gulino, arrestato ieri, era presente ai comizi elettorali di Mazzeo.

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