Paternò, l’Osservatorio Civico contro gli interventi ‘sudici’ sulle strade: “La soluzione c’è”

Gli interventi “sudici” che a Paternò complicano la vita a motociclisti e automobilisti sono al centro di una nota dell’Osservatorio Civico “La Città”, presieduto da Alfio Virgolini.

“Abbiamo da ultimo potuto notare – si legge nella nota – come in questa città con tanta superficialità vengono effettuati interventi di ripristino del manto stradale divenuti pericolosi per gli automobilisti e centauri. Ci riferiamo soprattutto alle zone centrali e parecchio trafficate quali Via Emanuele Bellia, Piazza Santa Barbara, Corso Italia e tante altre ancora, nelle quali si è assistito ad un fantomatico intervento (sudicio) di tentata pulitura delle sedi stradali danneggiate dalla perdita di idrocarburi, dovuta a guasti di automezzi in circolazione, oppure causata dallo stesso manto stradale comunale dissestato e quindi addebitabile all’Ente”.

La denuncia dell’Osservatorio riguarda lo scorretto “modus operandi” adottato dall’amministrazione: “Tali interventi effettuati per la rimozione del suddetto liquido, prosegue la nota – non sono avvenuti attraverso aspirazione e lavaggio delle sedi stradali di dette carreggiate utilizzando prodotti chimici idonei alla pulizia, ma attraverso una copertura con gesso bianco in polvere mai rimosso e che sporca il manto stradale. Tutto ciò comporta un danno economico sia per l’Ente che acquista il materiale di consumo sia per l’intervento dei dipendenti comunali, i quali, vista la carenza di personale in organico, potrebbero essere utilizzati per altro tipo di lavoro manutentivo altrettante urgente. (Alla faccia del decoro e della sicurezza stradale)”.

Per evitare le soluzioni ‘sporcaccione’, l’Osservatorio Civico “La Città” suggerisce al sindaco di rivolgersi a una ditta specializzata: “Per l’immediato futuro, – conclude la nota – per una corretta pulizia basterebbe semplicemente una convenzione con delle ditte esterne specializzate nel settore, le quali, a loro volta, verrebbero risarcite direttamente dalle compagnie di assicurazione dei mezzi che hanno causato il danno e senza alcun onere economico a carico dell’Ente Comune”.

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