Paternò, Naso e Comitato in difesa dell’ospedale: documento chiede istituzione di 5 unità operative semplici

L’istituzione di 5 unità operative semplici nell’ospedale di Paternò. E’ la richiesta centrale contenuta in un documento sottoscritto alla fine di un incontro tra il sindaco di Paternò, il Comitato a difesa dell’ospedale e il deputato regionale Alfio Papale. Il documento fa una analisi impietosa della situazione complessiva del nosocomio paternese. Sarà presentato dal primo cittadino Nino Naso alla conferenza dei sindaci di domani, 23 settembre.
Questo il testo:

Premesso che non può non saltare agli occhi il significativo taglio del numero dei posti letto che negli ultimi anni sono stati effettuati a carico dell’ospedale di Paternò. Infatti la nuova rete ospedaliera ha previsto per questo presidio solo 28 posti letto per acuti: 14 di medicina, 8 di ortopedia e 6 di chirurgia. Può un ospedale soddisfare il fabbisogno di cure ad 80.000 abitanti residenti nel distretto sanitario a cui vanno aggiungi i fruitori residenti in zone limitrofe anche fuori provincia es. Enna? Può un pronto soccorso che conta 26.000 prestazioni annue non intasarsi se dispone di un numero così esiguo di posti letto? Fatta questa doverosa premessa che evidenzia una programmazione della rete ospedaliera poco equilibrata altrettanto penalizzante e singolare appare il formale riconoscimento o addirittura la scomparsa di alcuni servizi storicamente presenti nell’ospedale peraltro con indicatori di attività fortemente positivi:
– Otorino, confermata la presenza in ambito aziendale delle U.O.C. nei territori rispettivamente del calatino e del1’acese, totalmente scomparsa a Paterno nonostante gli indicatori di attività dimostrano l’allineamento cioè dell’ORL di Paterno alle migliori performance aziendali (circa 460 interventi l’anno, 8.000 prestazioni specialistiche ambulatoriali, 1.500 consulenze per i1 pronto soccorso), a fronte di analoghe unita operative aziendali quasi inattive con un bacino di utenza di circa 250 mila abitanti l’unica nel distretto ospedaliero ct2 che va da Misterbianco a Randazzo, comprendendo anche alcuni comuni dell’ennese (vedi Troina, Catenanuova, Centuripe, Regalbuto ecc), inorganico ci sono 4 Dirigenti Medici.
– Oculistica, ha prodotto circa 600 interventi annui (prevalentemente di cataratta), e prestazioni specialistiche e strumentali pari a circa 4.000 tra urgenze e programmate;
– Cardiologia, oltre alle attività istituzionali legate ai ricoveri ospedalieri nelle diverse unita operative e agli interventi a1 pronto soccorso, svolge una notevole attività specialistica e strumentale per il territorio, prove da sforzo, all’ecocardiografia, holter ECG, Holter pressorio, tutte prestazioni che non possono essere riassorbite dalla specialistica ambulatoriale interna.
• Endoscopia Digestiva, pur essendo un servizio storicamente presente, da trenta anni, ne1l’ospedale di Paterno e con un’attivita di tutto rispetto, 3500 prestazioni annue, l’atto aziendale prevede 1’istituzione dell’unita operativa semplice nel presidio di Biancavilla.
Psichiatria. La mancanza di posti letto nella psichiatria del P.O. Di PaternS, dove allo stato attuale ci sono 7 posti letto, nella nuova rimodulazione della rete ospedaliera non sono stati previsti.
Poiché le citate strutture hanno finora reso al territorio di Paternò servizi utili e di spessore professionale, arricchendo l’offerta sanitaria. Chiedo il riconoscimento formale, con l’istituzione delle seguenti unità operative semplici:
1. Otorino
2. Oculistica
3. Cardiologia
4. Endoscopia digestiva
5. SPDC ( Psichiatria)

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