Adrano, la giunta annulla la transazione Enel Sole: 10 mln, un azzardo per la città

Il destino del Comune di Adrano è legato a un ossimoro: ‘spegnere’ l’Enel Sole per riaccendere la luce. Con la velocità di una tartaruga indecisa sulla direzione da prendere, il Comune di Adrano ha approvato finalmente la delibera che dichiara la nullità, l’illegittimità e l’inefficacia della transazione con Enel Sole.
L’accordo – come si ricorderà – venne sottoscritto dall’amministrazione Ferrante il 9 maggio dello scorso anno, a pochi giorni dalla scadenza del mandato del sindaco: 10 milioni di euro a fronte di un debito – certificato da sentenze e decreti del Tribunale di Palermo – di circa 15 milioni.
Nelle 10 pagine della delibera vengono illustrate le ragioni dell’annullamento invocato dal sindaco D’Agate e messo in atto dall’assessore Giuseppe Currao, avvocato, assieme all’ufficio legale del Comune: “Il detto contratto (la transazione ndr.) si appalesa giuridicamente nullo…in quanto avente per oggetto gli effetti di un contratto originariamente nullo siccome stipulato in violazione dei principi sulla concorrenza e sull’evidenza pubblica di competenza esclusiva dell’Unione Europea”.
Il rimando è all’atto iniziale, la delibera con la quale – il 27 settembre del 2002 – l’amministrazione Mancuso affida alla Società Luce Elettrica (poi divenuta Enel Sole srl) l’appalto per la pubblica illuminazione per la durata di 15 anni per un importo complessivo di 15 milioni e 663 mila euro.
A conclusione del rapporto contrattuale – si osserva nella delibera che mira a ‘cancellare’ la transazione dello scorso anno – Enel Sole ha emesso fatture per un importo complessivo di 24 milioni di euro, ben al di sopra del costo preventivato di 15 milioni e 663 mila euro.
Sull’orlo del dissesto finanziario, appare chiaro a tutti che una ‘posta’ del genere tolta dal bilancio comunale può avere l’immediato effetto di ridare ossigeno all’amministrazione comunale. ‘Spegnere’ l’Enel – come si diceva – per riaccendere la luce.
Quanti non vedono di buon occhio l’operazione annullamento del contratto Enel Sole (che coinvolge anche la società Liberio, cessionaria del credito) avanzano dubbi sul contenzioso che un’operazione del genere rischia di generare. Lo stesso piano di equilibrio, attraverso il quale passa la salvezza finanziaria dell’ente, va rivisto alla luce del venir meno di un debito così oneroso. Al contrario, la soccombenza sul piano legale ne farebbe una pietra tombale.
Sebbene sembra avere solide motivazioni, l’annullamento della transazione Enel Sole pare un azzardo. E’ certo, comunque, che l’amministrazione D’Agate lo ha fortemente voluto sin dal suo insediamento.

RETTIFICA: Dall’amministrazione riceviamo la precisazione che la delibera di annullamento della transazione Enel Sole non è ancora stata ufficialmente approvata. Ciò di cui il Corriere Etneo ha dato conto è da riferire – quindi – alla bozza della delibera.

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