Acireale, pesce conservato male e lavoratori in nero percettori di Rdc: bottega gestita da condannato di mafia

Nell’ambito delle attività svolte dal Commissariato di P.S. Acireale, tese al contrasto delle attività illecite, in data 13 febbraio 2020, personale dipendente unitamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria e di Igiene Pubblica di Acireale e Polizia Municipale – Ufficio Annona ed Abusivismo Edilizio – di Acireale hanno effettuato un controllo in Acireale, presso un complesso di edilizia popolare, dove si era appreso di essere stata avviata attività illegale di lavorazione e commercio di prodotti ittici.

All’interno di detta attività, condotta dal pluripregiudicato M.C. di anni 62, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso 416 bis. C.1, e sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è stata riscontrata la presenza di quattro soggetti di cui uno minore degli anni 18, intenti alla lavorazione di prodotti ittici, privi di tracciabilità e manipolati senza alcun rispetto delle procedure igienico sanitarie previste dalla normativa vigente ed in locali in difetto delle previste autorizzazioni sanitarie.
Per tali motivi l’attività in questione è stata sospesa con apposita ordinanza, dal personale ASP (Dipartimento di Prevenzione Veterinaria).
I prodotti ittici, quantificati in kg 95 circa di gambero rosa, decongelato; kg 6 circa, di gambero rosa, decongelato già sgusciato; kg 80 circa di alici e sarde congelate, venivano riposti in appositi vassoi riportanti false etichette, pertanto, essendo stato accertato essere stati trattati con additivi chimici non consentiti, sono stati sottoposti a sequestro e distrutti.

Per tali motivi, M. C., in qualità di utilizzatore del locale ispezionato nonché conduttore dell’attività di lavorazione e commercio di prodotti ittici, è stato deferito alla competente autorità giudiziaria. Quattro delle persone presenti non erano state “regolarizzate” secondo le normative vigenti in materia di lavoro e legislazione sociale, pertanto in capo al datore di lavoro è stato notificato “provvedimento alla sospensione dell’attività imprenditoriale” ed elevata sanzione amministrativa
Il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania intervenuto, ha riscontrato che M. C. è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver violato le disposizioni, in materia di reddito cittadinanza, per aver ottenuto indebitamente il beneficio del Rdc.
Parimenti e per la violazione delle disposizioni, in materia di reddito cittadinanza, sono stati segnalati altri tre soggetti quali indebiti percettori di reddito di cittadinanza.

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