Adrano, dal nostro inviato nel Coronavirus: la bravura del giornalista del TG1 Giuseppe La Venia nelle ‘zone rosse’

Sempre impeccabile, dall’eloquio chiaro con i punti e le virgole a posto e una storia sempre nuova da raccontare.

Nel più seguito dei Tg nazionali – il TG1 – il ‘nostro inviato’ nel Coronavirus è l’adranita Giuseppe La Venia, ormai tra i più popolari e più apprezzati giornalisti televisivi d’Italia. Da 21 giorni l’inviato della Rai si trova nelle ‘zone rosse’ per fare il punto della situazione in tutte le principali trasmissioni, in testa il TG1. Si comincia la mattina alle otto e poi via via a dare aggiornamenti agli altri programmi della rete: Agorà, La Vita in Diretta, Carta Bianca. La Berlinguer, pochi giorni fa, nel corso di una diretta ha elogiato la sua bravura e lui senza muovere ciglio ha accennato soltanto un sorriso di ringraziamento. Alla direzione del TG1 che gli ha chiesto di tornare e mettersi in quarantena, Giuseppe ha risposto che sta bene e che preferisce restare. Lavora 12 ore al giorno e la cosa non gli pesa. Ieri, dopo l’ultimo collegamento, intorno alle 21.00 ha mangiato una pizza ed è andato subito a letto, sfinito.

Tra una pausa e l’altra Giuseppe chiama ogni giorni a casa dei genitori ad Adrano per tranquillizzare la famiglia e avere notizie dei nipotini per i quali stravede.

“So con certezza – confessa ‘Peppiniello’, come lo chiamano il suo ex direttore Nino Milazzo e i suoi colleghi di Catania – che durante il collegamento mattutino delle otto mia madre è davanti alla televisione per controllare come sto, se ho la camicia a posto. L’altro giorno sono stati i miei genitori a darmi un po’ di serenità: li ho chiamati e li ho trovati che giocavano a carte per ingannare il tempo. Peccato non ci fosse la telecamera a riprenderli”.

Ogni mattina, perché tutto sia a posto prima di cominciare, Giuseppe misura accuratamente la febbre. Fino ad oggi tutto è filato liscio.

I primi collegamenti, l’inviato adranita del TG1 li ha fatti tre settimane fa da Guardamiglio, il primo comune fuori Codogno, poi si è spostato a Piacenza e adesso è a Milano.

Il prossimo 28 marzo compie 48 anni (“ma se sembri un ragazzino…” è il ritornello che si sente spesso ripetere) e non sa ancora se lo festeggerà nelle zone interdette a parlare di Coronavirus: “Non ho problemi a restare qui fino al 3 aprile, ma non lo decido io”. La quarantena, quando sarà attuata, la trascorrerà nella sua casa di Roma, dove vive da solo. “Mi chiedo come resisterò a stare tutto quel tempo chiuso in casa. Mi mancherà il lavoro, ma devo farlo e mi adeguerò. Ora però devo scappare, sta per iniziare un altro collegamento…”.

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Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. grazie di cuore a Giuseppe La Venia che ogni giorno dal profondo nord ci ha sempre dato le informazioni sul corona virus .
    Ho pensato alla sua mamma che sarà sempre in pensiero ; spero che alla fine di questa storia il nostro eroe venga messo in evidenza sui programmi della televisione . Avremo un giornalista dall’aria educata e non enfatico che in questo periodo è stato mandato dove altri non avranno voluto andare e che ci racconterà tutto con questo garbo che mi ha fatto proprio piacere.
    Una milanese da sempre
    Adriana Brenna

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