Coronavirus, la Sicilia in attesa del picco. Musumeci: “Questa settimana o alla fine della prossima”. C’è un piano B

Profezie funeste.“Finora la Sicilia ha tenuto bene. Abbiamo poco piu’ di 200 casi positivi (237, 24 in piu’ di ieri secondo l’ultimo bollettino, ndr), un quarto circa in rianimazione. Obiettivamente temiamo il peggio che, secondo gli esperti, potrebbe essere alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima”. Parole pronunciate oggi dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che da giorni parla di un Piano B, che consenta di aumentare di altri duecento i posti per la rianimazione, attualmente poco oltre 400, e di un paio di migliaia in generale di sub rianimazione e per gli ospedalizzati non gravi. Manovre per fare fronte a un panorama assolutamente inedito che potrebbe vedere crescere di almeno dieci volte i casi positivi. Così il governatore non esclude di fare ricorso a una nave crociera e neppure ai padiglioni delle fiere: “Se i contagi saranno più di duemila realizzeremo ospedali alla Fiera del Mediterraneo di Palermo e alle Ciminiere di Catania”, ha spiegato.

Per quanto riguarda la nave, Msc con la controllata Gnv si sono dette già pronte: l’armatore Gianluigi Aponte e’ pronto ad aiutare l’Isola mettendo a disposizione una grande unità alla stregua di quanto sta accadendo a Genova. Potrebbe essere utilizzata per la quarantena di coloro che risultano positivi al tampone, oppure – e sarebbe l’ipotesi privilegiata – per i casi confermati di Covid-19: in questo caso una vera e propria nave ospedale. “Sembra di essere su un grande set cinematografico, come se ognuno stesse recitando una parte surreale. Non eravamo preparati – ammette Musumeci – alla epidemia piu’ insidiosa che l’umanità abbia conosciuto negli ultimi cento anni”.

La macchina è già partita coinvolgendo l’intero sistema sanitario siciliano, puntando nell’immediato all’attivazione di mille posti. Si tratta di aree sanitarie già esistenti che si occuperanno in via esclusiva del trattamento dei pazienti affetti dal Covid 19.

Sono dislocate in varie aree della Sicilia, in modo così di coprire l’eventuale fabbisogno per tutto il territorio. La ricognizione effettuata dall’assessorato con il management delle Aziende sanitarie ha già individuato alcuni siti come Covid-Hospital. Per i presidi è prevista l’attivazione di un determinato numero di posti letto di Terapia intensiva e sub-intensiva e di Malattie infettive, che andranno a sommarsi a quelli già disponibili presso le aziende del Servizio sanitario, proprio per creare un’autentica rete regionale dell’emergenza sanitaria.

Complessivamente e’ stata stimata una capacità di attivazione di posti letto, esclusivamente dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus, pari a mille unita’. Potranno essere sia pubbliche che private appartenenti o integrate con il Servizio sanitario regionale. Quelle per ora individuate sono l’ospedale di Partinico nel Palermitano; una palazzina dell’ex ospedale “Vittorio Emanuele” di Catania e il “Gravina” di Caltagirone nella provincia etnea; un’ala del Policlinico “Martino” di Messina e il “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto nel Messinese; parte dell'”Umberto I” di Enna; il “Maggiore” di Modica in provincia di Ragusa; un piano dell'”Umberto I2 di Siracusa e non si escludono individuazioni di ulteriori siti.

Significativa l’azione di reclutamento di altro personale medico e infermieristico, grazie a una procedura urgente per popolare i nuovi Covid Hospital. Due le aziende di riferimento regionale: il Policlinico “Martino” di Messina si occuperà di arruolare i medici specializzandi e i giovani professionisti, mentre per il personale infermieristico e di supporto sanitario è stata scelta l’Asp di Palermo.
Sono già oltre quattrocento le istanze pervenute dai medici che stanno rispondendo al reclutamento della Regione siciliana per fronteggiare l’emergenza Coronavirus nell’Isola.

Il policlinico ‘Martino’ di Messina – azienda capofila per l’arruolamento del personale medico – ha già individuato, tra questi, 350 professionisti così suddivisi: 80 specializzati
70 specializzandi e 200 non specializzati. Il bando, comunque, resta ancora aperto. Questo personale verrà destinato alle corsie degli ospedali di tutto il Sistema sanitario regionale.

L’assessorato della Salute, guidato da Ruggero Razza, ha immediatamente adottato una direttiva che recepisce tutte le disposizioni in deroga all’ordinaria modalità di contrattualizzazione, avviando così le azioni per un celere reclutamento del personale medico e sanitario necessario a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Nelle scorse ore sono stati posti sotto contratto oltre seicento infermieri che hanno risposto al bando dell’Asp di Palermo, azienda capofila di riferimento anche per i professionisti di supporto sanitario (Oss e ausiliari). Un nuovo avviso di bacino riservato a Oss e infermieri scadrà mercoledì 18 marzo. Formalizzato l’accordo tra assessorato alla Salute e Aiop Sicilia, che riunisce l’ospedalità privata, per l’impiego straordinario di personale sanitario e per l’utilizzo dei posti letto degli ospedali privati accreditati compresi quelli di terapia intensiva e semintensiva.

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