Coronavirus, morti in calo ma aumentano i contagi: diminuisce anche numero pazienti in terapia intensiva

Sono 124.632 i contagiati (4.805 più di ieri), con oltre 88.274 italiani tuttora positivi e 15.362 morti.

L’Italia, dunque, rimane sul picco del contagio per il coronavirus e comincia a vedere il calo del numero delle vittime. Cresce il numero totale dei guariti, oggi 20.996, 1.238 in più di ieri. I dati sono stati presentati nel corso del consueto punto stampa dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli insieme assieme al commissario Arcuri.

Calo dei pazienti in terapia intensiva. «Oggi per la prima volta abbiamo un dato molto importante. Il numero pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 (da 110, ndr) ed è un notizia importante perché consente ai nostri ospedali di respirare. È il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell’emergenza». Lo ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

Il rispetto delle restrizioni deve rimanere la priorità «Richiamo tutti al rispetto delle norme. Bisogna avere dei comportamenti di alto senso di responsabilità individuale». Lo ha detto il presidente del consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. «Il pericolo non è scampato, ma è solo la dimostrazione che quanto messo in atto è servito per contenere la diffusione epidemica».

E sulla questione mascherine Locatelli ha ricordato: «È passato un messaggio che deve essere corretto: non c’è alcun collo di bottiglia che vuole penalizzare la produzione di mascherine». E ancora: «Se guardiamo ai numeri, dal 27 marzo a oggi in 9 giorni si è passati da più di 120 accessi nelle terapie intensive ad un saldo negativo di 74 malati, che non sono più oggi nelle terapie intensive rispetto al numero di ieri. Anche il numero di deceduti si è ridotto dai 970 ai 680 attuali. Ma non abbiamo superato la fase critica. Il pericolo non è scampato, non abbiamo scampato proprio nulla».

LE MASCHERINE OBBLIGATORIE A MILANO

Sulla questione mascherine obbligatorie in Lombardia, Borrelli ha spiegato che «sono necessarie se si sta a una distanza inferiore di un metro dal proprio interlocutore». «Io non le uso per camminare», ha spiegato il capo della Protezione civile, spiegando l’importanza di essere prudenti. Locatelli ha spiegato che sull’uso delle mascherine c’è grande dibattito anche della comunità scientifica, proprio perché non esistono evidenze che diano certezze sull’utilità. «La misura fondamentale – ha ribadito Locatelli – è quella del rispetto della distanza sociale».

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