Palagonia ricorda lo ‘sciopero dell’acqua’ di 40 anni fa: eventi rinviati per celebrare la sommossa di popolo

Palagonia ricorda la sommossa popolare di 40 anni addietro, quando la città patì la sete per la mancanza di acqua, con centinaia di persone scese in strada che distrussero le sedi locali dei partiti politici, obbligando le forze dell’ordine a schierare uomini in tenuta antisommossa.

Un evento ricordato dal comune di Palagonia sulla propria pagina social: “Era il 1980, l’intera cittadinanza pativa ormai da sempre gravi problemi nell’utenza idrica domestica, l’acqua arrivava nelle case delle famiglie razionata – si legge sulla pagina social – soltanto in poca quantità e ogni 4 o 5 giorni, fino ad arrivare alla sete. La popolazione era ormai stata messa a dura prova, in speciale modo le donne”.

Il 12 aprile di 40 anni addietro le donne, soprattutto le madri di famiglia, scesero in strada e in testa a un corteo che via via si ingrossava di cittadini in preda all’ira, scoppiò una insurrezione popolare.

“La rabbia sfociò nella distruzione di ogni sede politica di allora, senza distinzione di colore, furono dati alle fiamme anche la segreteria comunale e l’allora denominata esattoria comunale – si legge nel post – Non furono risparmiati anche alcuni portoni di casa di politici di allora. L’intervento della Forza dell’Ordine provinciale dell’antisommossa mise fine alle dimostrazioni e un commissario speciale si insediò a sostituzione della giunta comunale”.

L’associazione Accademia dei Palìci ha voluto ricordare il quarantennale dei fatti della sommossa di popolo. Il presidente dell’Accademia Salvo Grasso ha specificato di avere avuto particolare attenzione nei mesi scorsi, prima dell’emergenza epidemiologica, nell’organizzare una “ricorrenza di incontri per dare nuova luce agli eventi che portarono, per via anche di certa contestualità politico culturale, ai fatti rivoltosi del 1980; ma pazienza, avremo modo di rimediare in seguito. Rimanere a casa, in questi momenti difficili, è prioritario”.

 

 

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