Musumeci corregge il tiro sulla frase all’on. Sammartino: “Non la ripeterei”. Ma niente scuse personali

Non ripeterebbe più la frase sul tintinnar di manette rivolta al deputato regionale Luca Sammartino. Ma di scuse personali a quest’ultimo, neanche l’ombra.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci torna a criticare la richiesta di voto segreto avanzata dal parlamentare all’Ars, Sammartino, ma compie marcia indietro sulla frase pronunciata a Sala d’Ercole nel corso dei lavori per la Finanziaria sul “ben altro Palazzo” che, nelle parole del governatore, avrebbe dovuto occuparsi del deputato di Italia Viva: “A sangue freddo non l’avrei detta”, dice oggi Musumeci in una intervista al quotidiano ‘La Sicilia’.

Il riferimento fatto in Aula da Musumeci era legato all’inchiesta della Procura di Catania sulle elezioni regionali del 2017 e sulle Politiche del 2018: Sammartino è indagato per corruzione elettorale.

Sul voto segreto, pero’, Musumeci non cambia idea: “Senza dubbio ripeterei la condanna alla richiesta di voto segreto, che e’ e resta una macchia nella storia del Parlamento siciliano – sottolinea -. Ma confido molto nel presidente dell’Assemblea (Micciche’, ndr) e in tutti i gruppi affinchè possa essere presto modificato”.

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