Coronavirus, in Sicilia la lunga attesa di parrucchieri e barbieri: probabile riapertura il 18 maggio

La carica dei diecimila. Sfiorano questa cifra gli addetti del settore immagine e benessere in Sicilia, dai parrucchieri agli estetisti. Per loro la riapertura sembra piu’ vicina: il 18 maggio sembra essere il giorno giusto.

Il governo Musumeci fra pressioni su Roma sull’onda dei buoni dati sui contagi Covid-19 e avrebbe strappato un primo impegno. Si vedrà presto.

“Per favorire la ripartenza abbiamo gia’ proposto un protocollo di sicurezza al governo regionale”, dice Nunzio Reina, responsabile dell’area Immagine e Benessere di Confesercenti Sicilia che gia’ aveva sottolineato il problema a meta’ aprile. Proprio Confesercenti Sicilia la scorsa settimana ha presentato al Governo regionale la bozza del documento elaborato dall’associazione per garantire la sicurezza sotto il profilo organizzativo e igienico sanitario.

“In attesa che siano emanate a livello nazionale i protocolli per il comparto – dice Reina – di concerto con l’ufficio legislativo nazionale di Confesercenti abbiamo voluto definire un protocollo da mettere a base della discussione con la Regione Sicilia e su cui ci auguriamo possa partire presto il confronto”. Il documento porta la firma di Reina e del direttore regionale di Confesercenti Sicilia, Michele Sorbera.

“Un contributo per ripartire e dimostrare che settore del benessere, sotto il profilo della tutela della salute dei propri clienti e dei dipendenti – dice Sorbera – puo’ gia’ offrire tutte le garanzie necessarie per la riapertura”. Tre i capitoli del protocollo: aspetti di carattere organizzativo, aspetti igienico sanitari, aspetti aggiuntivi per i centri estetici. Dal punto di vista organizzativo, la bozza di protocollo proposta da Confesercenti Sicilia prevede la ripresa delle attività “esclusivamente su appuntamento” con la possibilità di “orari flessibili a tutela dello svolgimento dell’attività e della turnazione dei dipendenti” e una serie di accorgimenti per assicurare il distanziamento. Prevista anche la stampa di materiale informativo per il personale e per la clientela sulle norme da seguire.

In cima tra gli aspetti igienico sanitari c’e’ l’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti per il personale (e occhiali protettivi dove non puo’ essere garantito il distanziamento) e l’utilizzo della mascherina per la clientela già all’ingresso (in caso di assenza sarà fornita dal titolare dell’attività). Ancora, tra i dispositivi obbligatori: soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza a tutte le postazioni di lavoro. Previste inoltre tra le altre misure: l’igienizzazione alla fine di ogni trattamento delle postazioni di lavoro e la disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo.

Il protocollo prevede anche ove possibile l’utilizzo di materiale monouso e il lavaggio con prodotti igienizzanti dei dispositivi in tessuto. Per i centri estetici vengono infine previsti alcuni accorgimenti in piu’: l’utilizzo di camici monouso o il lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti; e un’accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, oltre che l’arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento.

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