Belpasso, il Comune riapre i termini per l’assegnazione dei buoni spesa: da 150 a 500 euro

Da oggi a Belpasso sono stati riaperti i termini per l’assegnazione dei buoni spesa a nuclei familiari in situazioni di sopravvenuta difficoltà socio-economica a seguito dalla pandemia del Coronavirus.

A darne comunicazione è l’ente comunale belpassese sulla propria pagina social, dalla quale è possibile anche scaricare il modulo di presentazione.

Pubblicato il bando pubblico: in particolare si tratta di un residuo delle somme relative al contributo assegnato al Comune di Belpasso. Potranno inoltrare l’istanza quei nuclei familiari che non hanno presentato la richiesta o che hanno inoltrato al protocollo generale alla data di scadenza istanze che risultavano essere incomplete, “come da comunicazione fatta pervenire a ciascun richiedente, ovvero per coloro che hanno presentato istanza fuori termine”.

Il contributo sarà erogato fino ad esaurimento dei fondi economici stanziati. Il beneficio viene considerato quale intervento economico ‘una tantum’, pertanto “le istanze eventualmente pervenute dai nuclei familiari che hanno usufruito del suddetto beneficio – si legge sulla pagina social del comune – non verranno in alcun modo prese in considerazione e verranno immediatamente archiviate”.

Il valore del buono spesa è pari ad un massimo 500 euro per coloro i quali non abbiano alcun reddito anche a causa della momentanea cessazione della propria attività lavorativa causata dall’emergenza epidemiologica Covid 19 , in proporzione alla composizione del nucleo familiare:

Numero 1 beneficio che vive da solo € 150,00
Per famiglie di 2 persone € 200,00
Per famiglie di 3 persone € 300,00
Per famiglie 4 persone € 400,00
Per famiglie con 5 o più persone € 500,00

Per ogni nucleo famigliare è possibile presentare un’unica domanda di accesso alla misura di contrasto alla povertà, pena l’esclusione. Verrà data priorità a coloro i quali non siano beneficiari – unitamente a tutti i componenti del nucleo familiare – delle misure di contrasto alla povertà (REI – RDC) e/o ammortizzatori sociali ( es. NASPI, Cassa integrazione ordinaria ed in deroga, ecc.) o di altre forme reddito.
Nel caso in cui il valore economico delle istanze dei richiedenti privi di qualsiasi forma di reddito o ammortizzatore sociale, superi le somme a disposizione dell’Ente, si potrà procedere ad una decurtazione proporzionale degli importi sopra indicati, in modo da soddisfarle in maggior quantità possibile.

Per coloro che sono beneficiari unitamente a tutti i componenti del nucleo famigliare, delle misure di contrasto alla povertà (REI – Reddito di cittadinanza) e/o ammortizzatori sociali ( es. NASPI, Cassa integrazione ordinaria ed in deroga, trattamenti pensionistici, ecc.) o di altre forme reddito, nel caso di residua disponibilità di fondi esaurita l’istruttoria delle domande verrà riconosciuto un valore di “buoni spesa pari alla differenza tra gli importi sopra indicati e quanto percepito come reddito o ammortizzatore sociale”.

La domanda per richiedere i buoni spesa, come dicevamo, è disponibile on-line sul sito del Comune di Belpasso www.comune.belpasso.ct.it, e dovrà essere presentata a far data dal 11/05/2020 ed entro e non oltre le ore 12:00 del 15/05/2020 prioritariamente tramite mail e posta elettronica all’indirizzo pec: protocollo@pec.comune.belpasso.ct.it , o presso lo sportello dell’ufficio protocollo del comune, Piazza Municipio.

Alla domanda deve essere allegata quale parte integrante, pena l’esclusione:
a) copia di documento di riconoscimento;
b) ogni altra documentazione atta a comprovare lo stato di bisogno e/o disagio dell’interessato e del suo nucleo familiare.

Le istanze, prive di copia dei documento di riconoscimento e/o non compilate in ogni sua parte verranno archiviate d’ufficio, senza ulteriore comunicazione.
Per informazioni in merito al presente bando è possibile contattare l’Ufficio Servizi sociali del Comune di Belpasso, ai seguenti numeri telefonici 095/7051249- 095/7051236- 095/7051212- 095/7051248- 095-7051246 dalle ore 9.00 alle ore 12.30
La giunta comunale provvederà ad effettuare controlli incrociati con “l’ausilio della Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e altri enti, in ordine alla veridicità delle attestazioni riportate nell’autodichiarazione”.

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