Coronavirus, il colosso del’autonoleggio Hertz dichiara bancarotta: in Usa e Canada chiude le attività

Dopo oltre un secolo di attivita’ il colosso americano dell’autonoleggio famoso in tutto il mondo, Hertz, e’ caduto vittima della pandemia di Covid-19 e ha presentato istanza di bancarotta per le sue attivita’ in Usa e Canada, chiedendo le protezioni del cosiddetto ‘chapter 11’ alla Bankruptcy Court degli Stati Uniti a Wilmington, in Delaware.

Il ‘capitolo 11′ e’ un dispositivo che prevede la riorganizzazione di business, asset e debiti di una societa’ al riparo dai creditori. Di solito si richiede, quando una compagnia ha bisogno di tempo per ristrutturare il proprio debito. Hertz ha mancato il pagamento dei canoni di leasing della sua flotta di veicoli Usa; il gruppo di creditori ha esteso il periodo di pagamento fino al 22 maggio, ma non si e’ poi trovato l’accordo.

Dichiarando bancarotta, Hertz ha espresso l’intenzione di rimanere attiva, mentre ristruttura i propri debiti per emergere poi come una compagnia finanziariamente piu’ sana. Nel ricorso al capitolo 11 non sono incluse le principali regioni internazionali dove opera l’azienda: Europa, Australia e Nuova Zelanda.

Il gruppo – che in Nord America affitta auto sotto i marchi Hertz, Dollar, Thrifty e Firefly – e’ stato devastato dalla pandemia e dalle restrizioni sugli spostamenti messe in atto dai governi mondiali per contenere la diffusione del coronavirus. A pesare particolarmente e’ stato il crollo del traffico aereo: quasi due terzi degli introiti di Hertz arrivano dagli affitti di veicoli presso gli aeroporti.

La societa’ aveva gia’ agito per arginare le perdite: a marzo aveva tagliato 12 mila posti di lavoro, messo 4 mila dipendenti in congedo non retribuito, tagliato del 90% le acquisizioni di nuovi veicoli e interrotto tutte le spese non essenziali, per un risparmio di 2,5 miliardi di dollari l’anno.

Hertz e’ gravata da un debito di circa 19 miliardi di dollari, composto da 4,3 miliardi di dollari di obbligazioni e prestiti aziendali e da 14,4 dollari di debiti garantiti da veicoli presso speciali filiali di finanziamento.

Ma i tagli sono arrivati troppo tardi per salvare la compagnia, la numero 2 degli autonoleggi. Fondata nel 1918 da Walter L. Jacobs, Hertz affitta auto da allora, quando mise sul mercato a Chicago una dozzina di Ford modello Ts; Jacobs ha poi venduto la societa’, chiamata inizialmente Rent-A-Car Inc., a Johns D. Hertz nel 1923. Da allora, la Hertz e’ sopravvissuta alla Grande Depressione, all’arresto della produzione di auto negli Usa durante la Seconda Guerra e a numerosi shock petroliferi.

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