Paternò, sull’ex Esa gli ex consiglieri Messina e Fallica criticano il sindaco: “E’ un gioco all’inganno”

Paternò, sull'ex Esa gli ex consiglieri Messina e Fallica criticano il sindaco: "E' un gioco all'inganno"

Torna in primo piano la questione legata alla messa in sicurezza dell’ex Esa di via Canonico Renna.

Ne ha parlato il sindaco Nino Naso durante la seduta consiliare dedicata alla mozione di sfiducia.

Naso ha affermato che tra i suoi primi interventi da sindaco bisogna annoverare l’abbattimento dei muri pericolanti dell’immobile di Via Canonico Renna.

Una dichiarazione non digerita dagli ex consiglieri Ezio Messina e Salvatore Fallica eletti durante la sindacatura di Mauro Mangano: “Purtroppo per chi come noi ha dedicato il proprio mandato elettorale lavorando costantemente per ottenere i risultati che abbiamo raggiunto per la nostra comunità, sentire elencare i propri risultati tra le meraviglie politiche ottenute da questa amministrazione ci ha fatto rimanere increduli – si legge in una nota stampa a firma dei due ex consiglieri-. Per questo motivo non potevamo restare in silenzio dinnanzi a così tanta sfacciataggine soprattutto per rispetto dei nostri concittadini che meritano chiarezza e non meritano di essere continuamente abbindolati dagli incanti di questa amministrazione”.

Messina e Fallica in pratica ripercorrono le tappe che hanno successivamente portato l’Esa a intervenire per mettere in sicurezza la struttura.

“Non vogliamo creare polemica, ma volevamo solo ricordare al sindaco che quando abbiamo ottenuto l’impegno della messa in sicurezza dell’ex stabile Esa da parte del Presidente Regionale Esa Dott. Marino e del Responsabile Provinciale Dott. Aiello, lei Sig. sindaco non era nemmeno candidato, idem per quanto riguarda il finanziamento ottenuto per il restauro della chiesa del Pantheon. Per quanto riguarda i problemi dell’ estarnalizzazione dei cimiteri, volevamo ricordarle, come si può evincere anche dai servizi televisivi e dagli articoli sui giornali di allora, che siamo stati sempre noi per primi ad attenzionare il problema in consiglio comunale e a darne comunicazione alla città con conferenza stampa in biblioteca e raccolta di firme davanti ai due cimiteri e solo successivamente qualche altra persona ha cominciato un’altra raccolta firme e svolto un’altra conferenza”.

I due ex consiglieri specificano che non “possiamo più permettere di continuare questo gioco all’inganno perchè non è così che si dimostra l’amore per la propria città. Non consentiremo a nessuno di millantare meriti non propri, perché attribuirsi la paternità di meriti non propri è da infelici.

Il nostro impegno la nostra tenacia è stato per noi motivo d’orgoglio, non solo perchè siamo riusciti a raggiungere gli obbiettivi prefissati- concludono gli ex consiglieri – mai ottenuti precedentemente, ma soprattutto perché siamo riusciti, per quanto riguarda lo stabile ex Esa – a dare dignità a tanti cittadini che da trent’ anni erano ormai stanchi di essere presi in giro dalle solite promesse pre-elettorali”.

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