Vizzini, si lavora alla realizzazione della tendopoli per i migranti. I 5 Stelle: “Non sarà un nuovo Cara”

Il governo nazionale per contrastare la recrudescenza degli sbarchi di migranti in Sicilia ha predisposto la realizzazione di una tendopoli a Vizzini, nel Catanese, nei pressi di una struttura di proprietà del Ministero dell’Interno, utilizzata in passato come deposito dell’aviazione militare.

Il governo nazionale per contrastare la recrudescenza degli sbarchi di migranti in Sicilia ha predisposto la realizzazione di una tendopoli a Vizzini, nel Catanese, nei pressi di una struttura di proprietà del Ministero dell’Interno, utilizzata in passato come deposito dell’aviazione militare.

I volontari della Croce Rossa Italiana stanno lavorando in modo incessante per la costruzione della tendopoli in grado di ospitare fino a 300 persone. Il deposito è lontano dai centri abitati e ricade sul territorio di Vizzini, tra Militello Val di Catania e Licodia Eubea. Una soluzione non gradita dagli amministratori degli enti locali, in particolare dal sindaco di Vizzini Vito Cortese.

Sulla vicenda c’è una decisa presa di posizione dei deputati regionali e nazionali dei 5 Stelle Francesco Cappello, Gianluca Rizzo e Eugenio Saitta:

“Una cosa è certa a Vizzini non ci sarà un nuovo Cara come quello di Mineo, quello previsto non è un campo profughi e ci batteremo affinché non lo diventi mai, non venga attivato e anzi vigileremo affinché siano garantiti gli standard di sicurezza promessi per la tutela dei cittadini, in caso contrario ne chiederemo l’immediato smantellamento- hanno detto i tre deputati- Il ministero dell’interno ha il dovere di trovare soluzioni alternative e la soluzione proposta da Di Maio, ossia di azzerare le partenze con accordi più stringenti con la Tunisia e di rimpatriare chi arriva anche con le navi, e non solo gli aerei, trova il nostro sostegno e va nella direzione di rendere sempre più residuale l’utilizzo eventuale della tendopoli”.

I parlamentari hanno sostenuto di aver ricevuto dal viceministro Crimi ampie rassicurazioni che non ci saranno contraccolpi per il territorio. La struttura sarà usata nell’area del demanio marittimo militare di Vizzini solo transitoriamente, per il periodo della quarantena e soltanto in caso di necessità e di emergenza.

Per la bonifica dell’area, dell’allestimento delle strutture e dell’ erogazione dei servizi viene stipulata una convenzione tra la Croce Rossa italiana e il prefetto di Catania.

“Nell’area – proseguono i 5 stelle – saranno accolti, per il solo periodo dell’emergenza in atto, fino a 300 migranti. Teniamo a sottolinearlo, si tratta di una soluzione temporanea ed eventuale, che il governo nazionale ha chiesto di adottare solo nel caso non ci fosse più posto nelle due navi da crociera predisposte per la quarantena dei migranti sbarcati sulle coste siciliane”.

La tendopoli di Vizzini allestita e gestita dalla Croce Rossa, sarà dotata di un “adeguato sistema di sorveglianza, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini di Vizzini- dicono i 5 stelle- ma verrà attivata solo in caso di esaurimento della capienza delle navi e per il solo tempo della quarantena, esaurito il quale i migranti verranno rimpatriati”.

“Il Calatino – sottolineano i tre esponenti pentastellati – ha già pagato un prezzo altissimo per più di nove anni a seguito delle scelte scellerate dei governi del centro destra che vollero l’apertura del Cara di Mineo, che in determinati momenti storici toccò il picco di ben 4000 ospiti. Cosa che non dovrà ripetersi mai più.

Meglio avrebbe fatto il ministro Lamorgese, prima di assumere qualsiasi decisione in merito, ad ascoltare il territorio e in particolare i sindaci del Calatino, che certamente non si sarebbero sottratti come non si sono mai sottratti al proprio doveroso contributo”.

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