Catania, tendopoli Vizzini: sindaci del Calatino incontrano Musumeci. L’ultima ordinanza vieta uso tensostrutture

Catania, tendopoli Vizzini: sindaci del Calatino incontrano Musumeci. L’ultima ordinanza vieta uso tensostrutture

Incontro ieri pomeriggio a Catania, nel Palazzo del governo siciliano, tra il governatore Nello Musumeci e i sindaci dei comuni del Calatino per affrontare la problematica legata alla realizzazione di una tendopoli destinata ad ospitare i migranti in quarantena.

La struttura è in corso di realizzazione a Vizzini, all’interno dell’ex deposito dell’Aeronautica militare. All’incontro, richiesto dagli stessi amministratori, ha preso parte anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

I primi cittadini hanno manifestato “preoccupazione e contrarietà circa le decisioni assunte dal governo nazionale”. In particolare, anche a seguito di una ricognizione effettuata all’interno della area individuata dal Viminale, i sindaci “ritengono inadeguate le strutture finora approntate, essendo non idonee a ospitare i migranti”.

Durante il vertice gli amministratori locali hanno manifestato “preoccupazione per l’inevitabile promiscuità di contatti a causa delle dimensioni delle strutture, apparse modeste”.

Gli amministratori dei comuni del Calatino hanno mostrato apprezzamento per l’ordinanza emanata da Musumeci che “garantisce sicurezza e salute sia per i siciliani che per i migranti” e hanno sottolineato la necessità di rappresentare al Governo la possibilità di prendere in considerazione soluzioni alternative”.

Nell’ordinanza Musumeci sottolinea la contrarietà alla tendopoli per ospitare i migranti: in caso di altre strutture individuate dal governo centrale serve la preventiva idoneità della locale Asp.

La dura misura tiene conto dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al Coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi.

Nelle more dell’eventuale sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il Ministero dell’Interno e la presidenza della Regione Siciliana, chiesto più volte dallo stesso governatore, nell’ordinanza appena emanata viene disposto obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato.

È prevista inoltre un’adeguata profilassi sanitaria con visita medica di tutti i soggetti interessati. Il divieto di allestire o utilizzare tensostrutture è determinato dai frequenti e deprecabili episodi quotidiani di fuga dei migranti e dalla pericolosa promiscuità che si determina fra gli stessi ospiti, con gli assembramenti. I luoghi destinati alla quarantena dei migranti, invece, saranno definiti solo dopo il parere dell’autorità sanitaria che dovrà verificare la conformità dei siti alle regole di prevenzione del contagio e distanziamento interpersonale.

All’incontro erano presenti Vito Cortese (Vizzini), Giovanni Verga (Licodia Eubea), Giovanni Burtone (Militello in Val di Catania), Giuseppe Mistretta (Mineo), Giuseppe Branciforte (vicesindaco di Grammichele), Salvatore Astuti (Palagonia) e Franco Barchitta (Scordia).

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