Paternò, ‘movida violenta’. Le proposte del Pd: “Audizione dal Prefetto, telecamere e corsi di educazione civica con i giovani”

Paternò, ‘movida violenta’. Le proposte del Pd: “Audizione dal Prefetto, telecamere e corsi di educazione civica con i giovani”

Proposte concrete e poche chiacchiere, come si conviene alla buona politica.

Il segretario del Circolo Pd di Paternò, Salvatore Leonardi, interviene sul dibattito relativo alla ‘movida violenta’ divenuta emergenza cittadina.

“Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese (Kennedy).

Dicono in tanti – scrive Leonardi – che questo sia uno dei concetti più interessanti di tutto il secolo scorso e lo prendiamo a riferimento per la ‘caciara’ social che si è scatenata immediatamente dopo i noti fatti dell’altra sera avvenuti al centro della nostra città di Paternò. Subito tutti a chiedere, a dare indicazioni su quello che devono fare gli altri, a pontificare, a interrogare .

Ma nessuno a domandarsi che cosa può fare ognuno di noi. Ebbene Noi del Pd, Circolo di Paternò, vogliamo uscire fuori dal coro e invece che domandare proponiamo concretezze e attività”.

Il Pd paternese, tramite il presidente del Consiglio comunale “convocherà un Consiglio comunale per stilare, tutti insieme e con chi ha interesse vero per la città, una richiesta di audizione a Sua eccellenza il Prefetto di Catania, di sindaco e una rappresentanza consiliare, per stabilire le azioni concrete di intervento delle forze dell’ordine durante i giorni della cosiddetta movida”.

Al Consiglio comunale – aggiunge Leonardi – il presidente del Consiglio e il gruppo consiliare del Pd proporranno la possibilità di istituire all’interno del bilancio dell’Ente Comune una posta annuale ( rapportata alle possibilità dell’Ente ) per installazione di telecamere, a partire dalle zone più calde, fino ad arrivare pian piano alla copertura di tutta la città (ci vorrà un progetto organico che anno dopo anno verrà implementato)”. Sul piano educativo il segretario del Pd propone una serie di attività scolastiche – curriculari ed extra – per fare interagire i giovani studenti con l’istituzione Comune. “Questo – osserva Leonardi – perché ci rendiamo conto che i nostri ragazzi sono principalmente digiuni di Educazione civica”.

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