SS 284, il Pd etneo chiede impegno a ministro Provenzano: “Sul raddoppio Adrano-Paternò e sugli autovelox si parla ma non si fa nulla”

SS 284, il Pd etneo chiede impegno a ministro Provenzano: “Sul raddoppio Adrano-Paternò e sugli autovelox si parla ma non si fa nulla”

“L’ennesimo incidente mortale sulla statale 284, la Paternò-Randazzo, accaduto nei giorni scorsi impone un chiaro, netto, appello alle Istituzioni, Regione Siciliana in primis assieme ad Anas, la Prefettura e il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, i singoli comuni, affinché si completi immediatamente l’iter per gli interventi strutturali della messa in sicurezza di questo tratto di strada, che assieme alla statale 121, costituiscono le due principali arterie che collegano il versante occidentale etneo al capoluogo etneo, percorsi ogni giorno da decine di migliaia di cittadini”.

SS 284, il Pd etneo chiede impegno a ministro Provenzano: “Sul raddoppio Adrano-Paternò e sugli autovelox si parla ma non si fa nulla” SS 284, il Pd etneo chiede impegno a ministro Provenzano: “Sul raddoppio Adrano-Paternò e sugli autovelox si parla ma non si fa nulla”Lo dichiarano segretario e vice segretario provinciale del partito Democratico Catania, Angelo Villari e Angelo Petralia.

“Abbiamo dovuto allungare la scia di sangue per riproporre ancora una volta l’annosa questione del raddoppio della 284 da Paternò ad Adrano, per il quale è stato avviato da anni l’iter, ma che segna insopportabili ritardi in sede Anas, addirittura in presenza di uno stanziamento di risorse – aggiungono – Nel 2018 l’assessore Falcone aveva esposto l’iter per la realizzazione dei lavori, ma il cronoprogramma non è stato ad oggi rispettato. Inoltre, per il successivo tratto Adrano-Bronte, l’iter per l’ammodernamento, iniziato da 18 anni, non si è ancora concluso”.

“Queste esitazioni hanno avuto e continuano ad avere conseguenze devastanti, dal momento che la gente continua a morire su un tratto di strada che è sottodimensionato rispetto al traffico che deve sopportare ogni giorno. Il Prefetto di Catania, a cui va tutto il nostro ringraziamento per l’impegno profuso, dopo una serie di incidenti mortali avvenuti nel 2019 – ricordano Villari e Petralia – aveva convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e, subito dopo, insediato un Gruppo di lavoro tecnico per aumentare gli standard di sicurezza sulle due arterie.

Dopo diversi incontri, si è stabilito di installare 29 autovelox fra Paternò e Randazzo nei tratti a maggior rischio, ma, nonostante una lettera di sollecito alle amministrazioni comunali del Prefetto datata giugno 2020, nulla è ancora avvenuto.

L’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Marco Falcone, aveva manifestato la volontà di aiutare economicamente i comuni per l’installazione degli autovelox, ma il componente della giunta Musumeci alle richieste dei sindaci non ha fatto seguire alcun atto”.

“Lo stesso dicasi per il professor Benedetto Torrisi, presidente del “Comitato pro raddoppio della 284”, che non perde occasione per “dichiarare” quanto siano fondamentali gli autovelox come deterrente contro le condotte scorrette degli automobilisti, ma poi, nel concreto, tace”.

L’Unione Provinciale Catania del Partito Democratico, assume l’impegno di seguire la “questione SS. 284” denunciando ritardi, omissioni e ciarlatanerie e annuncia che, sulla questione, chiederà immediatamente un impegno al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, per giungere al superamento di ogni intoppo e, finalmente, dare al comprensorio sud-occidentale dell’Etna un’arteria moderna, funzionale e, soprattutto, sicura”.

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