Paternò: addio a Dario che c’era anche quando non c’era (e perciò c’è): oggi i funerali

Paternò: addio a Dario che c’era anche quando non c’era (e perciò c’è): oggi i funerali

di Giancarlo Ciatto e Mauro Mangano

Il fermo immagine è un sorriso. Il fermo immagine di Dario non può che essere un sorriso, è la prima cosa di cui ti senti impoverito, a sapere che non c’è più, e la prima di cui ti senti ricco, per avere avuto il privilegio di incontrarlo, di averlo ricevuto.

Che poi non c’è più, in realtà, non è vero, perché Dario era una di quelle persone che ti entrano dentro, definitivamente. Riduttivo definirlo “disponibile” – non era “l‘amicone” della porta accanto – il suo era un mettersi in totale sintonia con l’altro: abbattendo il muro della differenza.

Non voleva piacere a tutti i costi né rinunciava alle proprie idee, semplicemente cercava l’Uomo al di là di ogni cosa. Il suo era un integrale umanesimo. Quello straordinario sorriso, mai di circostanza, testimoniava la sua totale apertura verso il mondo.

Coerente fino in fondo, non ha mai messo in vita una bugia. Come quando, per non tradire i propri ideali, fondò un’associazione che si occupava concretamente dei problemi degli ultimi del mondo. In Burkina Faso, la “sua Africa”, spese tempo e risorse per aiutare quelle popolazioni e ogni volta tornava sempre ricolmo di felicità.

Incontenibile, generoso senza misura, è stato fratello maggiore, papà, amico affidabile, per molti.

Casa di Dario è stata culla, rifugio, salone delle feste, cucina sempre aperta, scrigno delle sorprese, il luogo in cui sentivi nascere qualcosa, in cui decine di giovani artisti di Paternò trovavano e scambiavano energia, in una stagione indimenticabile che a Dario deve tanto. Ed al suo sguardo gioioso, alla sua incoscienza dissipatrice, alla forza tranquilla che dava il suo esserci.

Perché Dario c’era anche quando non c’era; (e perciò c’è), non aveva bisogno della parola né tantomeno della chiacchiera, a parlare erano i suoi occhi ed il suo corpo.

Era capace di donarsi con tutta la sua generosa passione, e di esserci senza pesare. Non la leggerezza frivola, per dirla con Calvino, ma la capacità di volare sul mondo senza farsene invischiare, la leggerezza dell’uccello, non della piuma.

E mentre noi continueremo ad essere immersi nelle “coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede”, ci arriverà una lettera, un bagliore colorato, un profumo improvviso, un sorso di vino al momento giusto, lo scoppio fragoroso di una risata sarà la tua firma.

I funerali di Dario Fusto si svolgeranno oggi nella Chiesa dello Spirito Santo a Paternò, alle ore 15.30.

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