Adrano, la condanna di 26 vigili urbani per i verbali manomessi: ecco le motivazioni della sentenza

Adrano, la condanna di 26 vigili urbani per i verbali manomessi: ecco le motivazioni della sentenza

“Evidenti alterazioni delle sequenze alfanumeriche in 90 verbali di contestazione”.

Nelle motivazioni della sentenza della 3^ sezione penale del Tribunale di Catania, depositate il 10 settembre scorso, si dà conto degli illeciti commessi dai vigili urbani accusati di avere manomesso i verbali di contravvenzione. I fatti risalgono al 2007.

Nel luglio di quest’anno – ricordiamo – 26 dei 28 imputati sono stati condannati a pene variabili tra 3 anni e tre anni e mezzo.

Nei loro confronti i magistrati hanno disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e la condanna al risarcimento del Comune di Adrano costituitosi parte civile.

“Dall’istruttoria dibattimentale – si legge nelle motivazioni – è emerso che presso il Comando dei Vigili Urbani di Adrano si era instaurata la prassi che verbali elevati nei confronti di contravventori che si volevano in qualche modo favorire venivano manomessi dagli stessi agenti accertatori aggiungendo al numero di targa originale sia lettere, sia numeri per rendere impossibile individuare il trasgressore ed evitare il pagamento della multa con conseguente danno per le casse del Comune di Adrano”.

I rilievi penali evidenziati nei confronti degli agenti di Polizia Municipale sono assai simili tra loro: “L’imputato…alterava modificando a penna la targa dell’autovettura rispetto alla quale si elevava la contestazione.

Rispetto alla originaria targa…veniva aggiunta la lettera…e il numero…dopo la sigla numerica e inoltre veniva aggiunta la dizione ‘targa estera’ così facendo apparire come targa estera una targa italiana”.

L’esame delle scritture sui verbali è stato affidato ad una esperta, la dott.ssa Antonina Zerbo, secondo la quale le diciture “Estera” o “Targa estera” erano state vergate proprio dal compilatore del verbale. Precisazione non secondaria che scagiona l’allora responsabile dell’ufficio verbali.

“Alla luce di quanto sopra esposto – spiega i giudici nelle motivazioni – non è condivisibile l’assunto difensivo secondo cui l’autore della falsificazione è da ricercare nel responsabile pro-tempore dell’ufficio verbali…Nessun elemento probatorio è, infatti, emerso a supporto di tale tesi; anzi il CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio ndr.) ha escluso che le contraffazioni riscontrate nei verbali di contestazione dallo stesso esaminati fossero riconducibili alla mano di…”.

Nelle motivazioni si fa riferimento alle conferme del quadro probatorio da parte del luogotenente Angelo Fisichella, in servizio all’epoca dei fatti presso la Stazione Carabinieri di Adrano.

Quest’ultimo ha affermato di avere esaminato, perché presentavano delle anomalie, numero 521 verbali di contravvenzione redatti dai vigili urbani di Adrano e di avere accertato che per alcuni di essi non era stata predisposta la notifica perché, a dire della Polizia Municipale, gli intestatari non risultavano essere iscritti al PRA, mentre dai controlli effettuati dai Carabinieri emergeva che i titolari dei veicoli contravvenzionati erano tutti cittadini residenti ad Adrano, ben identificabili in quanto iscritti al PRA”.

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